Elezioni Amministrative: una Messina della partecipazione cittadina si sta assaporando in questa innovativa campagna elettorale … la Messina delle professioni e dell’associazionismo si sta rimettendo in movimento.
Sembra una primavera che si sta caricando di aspettative, di innovazione, di discussione pubblica che guarda con speranza al futuro. Messina, dopo 5 anni in cui l’amministrazione da incubo di Accorinti ha reso la città più sporca, meno illuminata e meno sicura, volta a vegetare in uno stato di trascuratezza se non di abbandono, prova a ricercare e ritrovare se stessa. Se il centro non ride, i villaggi desolatamente sembrano territori in un viaggio al termine della notte. L’effetto peggiore di questa esperienza è quello di uccidere le speranze e rendere disperate le comunità che avevano auspicato la trasformazione di una città da caotica a easy, da vivere, da attraversare, tale da condurre ad una semina di progettualità e investimenti. Ma i ripetuti annunci sono rimasti tali, astratti e nebulosi, insomma utili solo alla propaganda. Di contro un nuovo entusiasmo si sta diffondendo in città e lo si vede dalla formazione di numerose liste elettorali, che rendono la partecipazione tangibile e la conversazione tra le diverse anime culturali presenti in città foriera di spunti, di articolazioni e di nuove invenzioni. Oggi la campagna elettorale sta attraversando numerosi forum che rendono tutto chiaro e intellegibile. I cittadini ascoltano, vedono tornano ad incontrarsi per sperare ancora, per impegnarsi ancora, per vedere come si possa coniugare crescita diffusa e città metropolitana. E’ questo un passaggio cruciale che miete suggestioni, ma soprattutto dissemina e registra voglia di intervenire attraverso la capacità di assegnare nuovi contenuti da dare alla pubblica amministrazione, che sia finalmente in grado di divenire sede e produttiva di strumenti (tools makers) tesi a sciogliere i nodi e risolvere le questioni, a migliorare la qualità della vita su questo territorio e intraprendere percorsi concreti, utili, efficaci. Tanti giovani si vedono discutere: tanti che hanno voglia di spendersi e mettersi in gioco. Di tutto questo Dino Bramanti è veicolo, è prospettiva, è occasione, affinché le idee ed i valori possano coniugarsi e concretarsi in direzione di un ordine e risanamento urbanistico che da fin troppi anni manca a Messina, di nuove opportunità di investimenti pubblici e privati, ma soprattutto di ri-collegare Messina all’Europa ripensando ad una infrastrutturazione che, per volere dei messinesi che devono pronunciarsi anche mediante un referendum consultivo, potrebbe portare sino al Ponte sullo Stretto. Questa nuova vitalità vede Messina come roba pregiata e blasonata, in grado di riannodare i propri fili con la propria storia e la propria vocazione: quello di assumersi il ruolo di porta del Mediterraneo, capace di sospingere i flussi in un itinerario virtuoso, che non deve limitarsi a servire alla migrazione di sostare su questo territorio per nuove forme di assistenzialismo, bensì di cogliere positive attenzioni per una terra che merita cure e nuovi traguardi, anche mediante una interessante, ambiziosa e proficua negoziazione da avviarsi con tutte le istituzioni, nazionali ed europee. Messina non è ancora, ma #diventerà_bellissima.
Rino Nania