La Nuova Galleria Morone presenta αlfaβeta, personale di Andrea Bianconi nella Project Room a cura di Vittoria Coen.
Al centro di questa mostra, l’articolato mondo di segni, parole e immagini che contraddistingue la ricerca dell’artista che nelle sue opere e performance si esprime con linguaggi e media diversi, in un vortice di “segnali” ripetuti ossessivamente che danno vita a un’installazione site specific nel nome di un diverso senso creato in una espressione a effetto: “fantastic planet”.
Un piccolo sgabello girevole al centro dello spazio contribuisce a coinvolgere lo spettatore che, seduto, legge e rilegge le parole fino a chiedersi se il pianeta fantastico è dentro o fuori di sé. Una piccola gabbia, soggetto tra i più amati dall’artista, insiste e rafforza l’idea che le risposte possono trovarsi anche dentro di noi, se sappiamo interrogarci onestamente e profondamente.
Il concetto direzionale del percorso umano avviene, poi, attraverso il gioco delle frecce nel wall drawing, la velocità e il desiderio di dare un’immagine al linguaggio.
Intorno a questi spunti la mostra si sviluppa come monito, avvertimento, provocazione intellettuale, con oggetti, elementi e segni: un moto perpetuo fatto di labirinti, un vocabolario eclettico che appartiene al mondo interiore di Andrea Bianconi.
Andrea Bianconi Arzignano, (Vicenza), 1974 vive e lavora tra gli Stati Uniti e l’Italia.
Con la performance “A Charmed Life” ha inaugurato il 5 maggio scorso la XVI mostra del Vestfossen Kunstlaboratorium a Oslo intitolata Contemporary Chaos. Recentemente ha realizzato una mostra con performance presso la Galleria Alessandro Bagnai a Foiano della Chiana (Arezzo), una personale al MSK Museum of Fine Arts di Ghent (Belgio). A Davos, durante la 48° edizione del World Economic Forum, è stato protagonista di una performance davanti ai grandi del mondo, evento curato da Oliver Orest Tschirky. Ha partecipato alla 5° Biennale di Mosca con una public performance tra la Piazza Rossa, il Cremlino e il Manege e con una wall installation al Manege. Ha realizzato un’opera all’Ambasciata d’Italia a Washington D.C. per i 150 anni dell’Unità d’Italia; ha esposto al Museu do Meio Ambiente, Rio de Janeiro; Centro del Carmen, Valencia; Matadero, Madrid; Film Society Lincoln Center, New York; Maraya Art Centre, Sharjah, United Arab Emirates; Swiss Architecture Museum (S AM), Basilea; Kunsthal Charlottenburg, Copenhagen; ISCP, Brooklyn, NY; Palazzo Reale, Milano; Furini Arte Contemporanea, Roma; Barbara Davis Gallery, Houston, Texas. Ha realizzato numerose public art performances come Summer Night Series, Union Square NYC; Italian Cultural Institute, NYC; Postcard People, Hudson Valley Center for Contemporary Art (HVCCA), NY; The Chinese Umbrella Hat Project (Part I), Wujiang Rd West Nanjing Rd, Shanghai, China e (Part II), Piazza San Marco, Venezia. Nel 2011 Charta ha pubblicato la sua prima monografia; nel 2012 Cura. Books ha pubblicato il suo primo libro d’artista “ROMANCE” e nel 2013 il secondo dal titolo “FABLE”. Entrambi fanno parte della collezione del MoMA, NYC. Nel 2016 Silvana Editoriale ha pubblicato la monografia sui 10 anni di performance dell’artista “Andrea Bianconi Performance 2006-2016”. Nel 2017 è presente presso la Galleria Bianconi di Milano nella mostra “Partiture Visive” a cura di Vittoria Coen e nella mostra a Palazzo Bernaroli di Bologna intitolata P-Art-Y. Nel 2018 espone nella seconda edizione della medesima rassegna, presso L’Archiginnasio di Bologna e presso la Galleria Fabula Fine Art di Ferrara.