C’è una Messina sprint nella visione di città di Antonio Saitta, in cui lo sport coinvolga il maggior numero possibile di cittadini, grazie alla presenza di impianti sportivi, prima di tutto nei quartieri e, soprattutto, accessibili a tutti”.
“Lo sport – spiega il candidato sindaco del centrosinistra – è un elemento centrale nella vita di una comunità, non solo come attività ludica, ma anche come strumento di integrazione sociale ed è per questo che intendo incentivarlo soprattutto nei quartieri più disagiati e nelle periferie”. “Messina ha un importantissimo patrimonio di impianti comunali – aggiunge – che bisogna censire, per poi operare una ristrutturazione adeguata, intercettando tutti i finanziamenti utili allo scopo. Oltre al censimento delle strutture pubbliche e in concessione – prosegue il candidato sindaco del centrosinistra – verrà redatta una mappatura delle barriere architettoniche, al fine di promuovere e sviluppare la pratica sportiva anche per le persone diversamente abili. Le attività, inoltre, dovranno essere alla portata di tutti, e per questo saranno adottate delle politiche di supporto per consentire anche alle famiglie più svantaggiate di usufruire degli impianti: a tal proposito verrà creata una banca dati informatica, accessibile a tutti, che contenga ogni aspetto del sistema sportivo del territorio comunale, dalle associazioni, alle attività agli impianti, che costituirà una sorta di osservatorio permanente da cui cogliere dati che permettano di programmare e agire con efficacia in tempi adeguati”.
Fondamentale per Saitta “è il sostegno che sarà dato alle associazioni cittadine che divulgano lo sport; alle società che lo promuovono tra le fasce più deboli, a quelle che lo sostengono tra i disabili. Verranno favorite tutte le opportunità imprenditoriali, anche quelle di natura sociale, che gravitano intorno allo sport e ai grandi eventi sportivi, amatoriali e agonistici”.
“La mia idea di città sprint – conclude il candidato – comprende inoltre un’azione sinergica e di raccordo con le istituzioni scolastiche, affinchè sia incoraggiato l’uso pomeridiano delle palestre già esistenti all’interno dei plessi”.