Esistono nella nostra città, tante realtà sportive, che sono ai vertici nelle loro discipline sportive, sia come singoli atleti e sia come società sportive; a questi atleti e a queste società, bisogna dedicare una maggiore attenzione e una giusta considerazione.
Claudio Dispenzieri sei candidato al Consiglio comunale di Messina nella lista Pdr – Sicilia Futura, con Antonio Saitta sindaco: con un passato da professionista nello sport possiamo dire che la competizione è la tua energia?
Lo sport ha sempre avuto un ruolo importante nella mia vita: – In ambito familiare – mio padre era insegnante di educazione fisica, giocatore di calcio a livello professionistico, istruttore federale di tennis, allenatore (stretto collaboratore di Nello Paratore, allenatore della nazionale, nella selezione dei giocatori per le Olimpiadi del 1960), e dirigente nel mondo del basket, è stato insignito della Stella d’argento e della Stella d’oro per meriti sportivi del CONI. – In ambito personale -, da praticante ho iniziato a giocare nel 1967 Trofeo Topolino di Minibasket giocato nell’atrio municipale (spazio non più esistente) e ho giocato a vari livelli nei campionati federali fino alla serie B nazionale. – In ambito professionale – sono laureato in Medicina e Chirurgia e sono in possesso del diploma di specializzazione in Cardiologia e in Medicina dello Sport, ho collaborato come cardiologo nella valutazione clinica degli atleti di varie società sportive, negli ultimi anni ho visitato i giocatori dell’Orlandina Basket, squadra militante in serie A.
Oggi sei qui per spiegare ai lettori di IMG Press il tuo progetto politico per Messina che passa anche e, non solo, attraverso lo sport e la prevenzione in una città che spesso proprio su questi temi è risultata poco credibile nonostante avesse un sindaco sportivo.
La mia idea di sport è rappresentata da 3 concetti fondamentali: Educazione – Prevenzione – Inclusione. Il mio progetto sportivo per Messina deve valutare attentamente alcuni parametri: la mappa dell’impiantistica sportiva cittadina. Lo stato attuale e le prospettive degli impianti comunali; il livello di utilizzo degli impianti sportivi; la valutazione delle altre strutture presenti in città; le linee d’indirizzo e il regolamento per l’uso corretto degli impianti sportivi; la dotazione di attrezzature mediche per pronto intervento (defibrillatori); e ancora, vi è una collaborazione con gli Istituti Scolastici e con l’Università degli Studi. Quali spazi cittadini (verde pubblico, etc) si possono attrezzare per svolgere un’attività sportiva “playground” per basket, volley, calcetto etc; e in quest’ottica bisogna ricercare degli spazi liberi, da attrezzare per le varie attività sportive in ogni quartiere.
Messina una volta era per certi versi il centro dello sport in tante discipline. Oggi, però non è più così: mancanza di risorse economiche, ma anche miopia delle istituzioni e dispersione dei cosiddetti modelli da seguire. Dalla tua esperienza cosa ne deduci e quali le possibili soluzioni per un pronto rilancio?
Per prima cosa andrebbe studiata la tipologia dei praticanti e la stessa attività sportiva in città. La risposta a questa domanda, richiede a mio parere, la suddivisione degli sportivi in alcune categorie, ognuna con problematiche e soluzioni diverse. – Lo Sport di èlite – Esistono nella nostra città, tante realtà sportive, che sono ai vertici nelle loro discipline sportive, sia come singoli atleti e sia come società sportive; a questi atleti e a queste società, bisogna dedicare una maggiore attenzione e una giusta considerazione. In una mia personale analisi, credo sia doveroso iniziare con il ringraziamento, per i risultati sportivi raggiunti, e con il riconoscimento dell’impegno profuso, nello slang sportivo per il sudore, sangue e lacrime versate; proseguirei con la richiesta della loro collaborazione, poiché rivestono un ruolo importante in ambito sociale, sono dei promotori naturali per favorire l’attività sportiva, e per un meccanismo di emulazione possono avvicinare tantissimi giovani allo sport; e concluderei con un confronto sulle tematiche logistiche che sicuramente hanno incontrato nel loro percorso di crescita sportiva, per affrontarle e superarle assieme.
Ovviamente non solo professionisti: ci sono gli amatori da tutelare. Non tutti saranno dei talenti ma tutti hanno il diritto di poter praticare dello sport per star bene e tenersi in forma…
Lo Sport di base – per me il settore più importante, al quale bisogna prestare una maggiore attenzione che identificherei in due grandi gruppi: (a) Sport nella scuola – L’attività sportiva, per il progetto già esistente, elaborato dal CONI e dal MIUR “Progetto Sport di Classe”, inizia dalla scuola elementare. Un progetto che coinvolge tutti gli alunni durante l’orario scolastico, con la presenza degli insegnanti della scuola primaria, e con la collaborazione di istruttori-tecnici designati dalle Federazioni, lo scopo del progetto è di far conoscere e valorizzare la pratica sportiva, con particolare attenzione quindi all’aspetto ludico, senza mirare né alla prestazione, né tanto meno alla specializzazione sportiva; un progetto che permette di supportare il percorso formativo degli insegnanti e di creare una rete tra scuola e mondo sportivo. Raccogliere informazioni sul Progetto a Messina, quale scuola ha aderito, quali le difficoltà incontrate, etc. (b) Sport di inclusione e benessere – Lo sport come inclusione, coesione e attenzione sociale alle fragilità e alla disabilità, valutando le esigenze, le opinioni, l’accessibilità ai servizi, per guidare le politiche di promozione della cittadinanza sportiva, e favorire il benessere sociale; in questo progetto, rivestono un ruolo importante tantissimi attori, le Federazioni, le Associazioni Sportive, gli Enti di Promozione, l’Azienda Sanitaria Provinciale, gli Istituti Scolastici etc. Posso citare il bellissimo progetto portato avanti dalla società sportiva Castanea Basket 2010, con il progetto Baskin. La società sportiva ha stretto un importante accordo di partnership con la società messinese SSR, per dare la giusta spinta propulsiva ad un progetto che abbatte le barriere e che intende mettere a confronto nella stessa squadra atleti normodotati ad altri affetti da disabilità. “Inclusione sociale attraverso lo sport” è un concorso dell’Ufficio per lo Sport – Presidenza del Consiglio dei Ministri, quest’anno sono stati finanziati 25 progetti per un importo totale di quasi 1 milione e 800 mila euro. Alcune società messinesi, hanno partecipato al bando, ma non sono riuscite ad ottenere una valutazione idonea a ottenere un finanziamento; bisogna aiutarle nel promuovere i loro progetti e collaborare nella stesura degli stessi.
La politica quando non sa che risposte dare alle società tira fuori l’alibi della crisi economica…
Un altro argomento che ancora in città, non è stato valutato attentamente è il binomio Sport & Marketing. Lo sport ha assunto, recentemente anche un ruolo come veicolo di marketing, grazie alle manifestazioni sportive di alto livello; bisogna far ripartire alcune grandi manifestazioni sportive, per richiamare il pubblico e i media, da giocatore di basket, penso, alla Coppa Cesare Lo Forte; ma abbiamo strutture sportive “naturali” per una regata velica internazionale; e strutture sportive “artificiali” per un torneo internazionale di pallanuoto o un incontro di baseball di alto livello (una partita della nazionale); lo stesso esempio potrebbe essere utilizzato per i cosidetti sport minori, penso al tiro con l‘arco (Toxon Club), alle società di karate e judo, al pattinaggio artistico su rotelle (Futura ’90), tutti con una storia sportiva importante; e tante altre realtà misconosciute dal grosso pubblico; bisogna entrare nel circuito dei grandi tornei sportivi e diventare in seguito un torneo di riferimento nel calendario sportivo nazionale e internazionale. Faccio un piccolo esempio, un torneo di calcio giovanile, che diventi con il tempo una vetrina nazionale e internazionale (come il torneo di Viareggio). Bisogna collaborare sempre di più con le società sportive che organizzano eventi sportivi importanti come ad esempio il Trofeo Carlo Stagno D’Alcontres e il Trofeo Piskeo – Memorial Mirko Laganà, la Messina Marathon ed altre. Sport & Marketing deve essere l’occasione per individuare dei nuovi modelli di gestione innovativa, favorendo il rapporto pubblico-privato nello sport per la creazione d’iniziative a supporto della promozione di attività sportive.
Claudio Dispenzieri è d’obbligo chiudere l’intervista con la salvaguardia delle persone che praticano lo sport. La salute è solo un business per la politica o possiamo sperare in qualcosa di meglio?
Parlando di attività sportiva viene naturale pensare all’idoneità medica per svolgerla, ecco un altro argomento fondamentale, del mio progetto, la Prevenzione. La prevenzione medica, è una materia molto seria, che è necessaria iniziarla nel mondo della scuola, con una stretta collaborazione con gli Istituti Scolastici, con l’Azienda Sanitaria Provinciale, con l’Università degli Studi di Messina e con la FMSI. Il mio progetto prevede: – una valutazione cardiovascolare (aritmie); – una valutazione metabolica (obesità); – una valutazione fisiatrica (scoliosi etc); – conferenze nelle scuole sui “Comportamenti e Stili di Vita” (Abitudini alimentari – Fumo – Alcol – Droga); – attenzione alle problematiche di fragilità e disabilità. La mia idea di sport è rappresentata da tre concetti fondamentali: Educazione – Prevenzione – Inclusione.