Amministratori pubblici, imprenditori e giovani: i tre attori che hanno partecipato al Talk strutturato “YOUTH FOR YOUTH – Esci dalla Neet zone”, la session che allo Sheraton di Catania ha completato la mini serie di incontri (da 19 al 22 settembre) organizzati dall’Associazione Sportiva Dilettantistica NOVA SPORT di Catania, che ha realizzato un questionario online di 30 domande (residenza territoriale, relazioni sociali, professione, tempo libero, servizi per giovani) allo scopo di coinvolgere le nuove generazioni nella partecipazione attiva in ambito sociale e non solo.
Tre attori che in modo informale, con una serie incalzante di domande e risposte moderate dalla giornalista Simona D’Urso, hanno creato le basi per creare un ponte di collegamento tra la P.A., le imprese, il mondo studentesco e più in generale, la collettività.
“Il questionario “YOUTH FOR YOUTH – Esci dalla Neet zone” dell’Unione Europea Erasmus+ – ha chiarito Ernesto D’agata, pres. dell’Associazione Sportiva Dilettantistica NOVA SPORT di Catania – strutturato in 5 macro aree resterà online sino al prossimo 28 ottobre; poi grazie alle statistiche che emergeranno, diverrà un valido strumento gratuito per le P.A così come per l’Università e le associazioni d’impresa, che potranno sfruttare per evitare che i “NEET” – oggi non collocati nella società – si trasformino nel tempo in disoccupati strutturali”.
Gli ultimi studi condotti da Eurostat dicono che la Sicilia con il suo 39,6%, si conferma anche nel 2017, maglia nera in Europa per numero di cosiddetti ‘Neet’ (dall’acronimo inglese “Not in Education, Employment or Training”), ovvero giovani non iscritti a scuola né all’Università, che non lavorano e che non seguono corsi di formazione o aggiornamento professionale. Il leggero miglioramento rispetto al 2016, quando il dato aveva toccato il 41,4%, ma che però non basta a farla risalire dell’ultimo posto nell’Europa continentale.
Numeri che devono far riflettere e che mostrano come l’assenza di comunicazione tra P.A. (inclusi mondo universitario e imprenditoriale) e società, stia diventando un problema da non sottovalutare.
E questo, i rappresentanti istituzionali presenti allo Sheraton che hanno accolto l’invito di Ernesto D’Agata, presidente di NOVA SPORT, lo hanno capito. E bene.
Tre le parole chiave che hanno accomunato le risposte di tutti i presenti: #competenza, #cooperazione, #consorzio. In ogni settore, da quello economico come ha esposto il vice sindaco del Comune di Catania nonché assessore al Bilancio Roberto Bonaccorsi, che ha illustrato le difficoltà finanziarie dell’Ente, a quello sportivo, con l’assessore allo Sport del Comune di Catania Sergio Parisi, che ha illustrato il progetto di censimento dello “stato di salute” degli impianti sportivi catanesi che sarà completato entro i prossimi 6 mesi, a quello imprenditoriale in cui occorrono qualità, eccellenza e iniziativa, come ha spiegato Francesco Ferreri pres. Coldiretti Sicilia.
Il binario che porta al risultato è uno: la formazione. Per questo diventa sempre più imprescindibile il legame tra mondo lavorativo e quello universitario, come ha tenuto a sottolineare Ernesto D’Agata pres. della Commissione Studio Area Finanziaria dell’Ordine dei Commercialisti di Catania e resp. Start CU0 Catania Area di Terza Missione Università di Catania. Le start up infatti, sono un viatico per il futuro imprenditoriale dei giovani.
Il “collante” della crescita o della ricrescita se si guarda ai NEET, è la Pubblica Amministrazione: con un cambio culturale e generazionale di approccio, con un riappropriasi del senso civico di appartenenza ai luoghi di origine. Linea comune espressa dal sindaco di Sant’Agata Li Battiati Marco Rubino, dall’assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Tremestieri Etneo Michelangelo Costantino, e da Francesco Ferlito consigliere del Comune di Gravina di Catania, intervenuti al dibattito in rappresentanza dei bacini urbani più vicini alla città di Catania.