“Il mattone non tradisce mai”. “Il mattone è sempre il mattone”. Sono due frasi che, se ci fosse qualcuno ancora ad usare, questo qualcuno farebbe bene ad abbandonare al più presto.
E’ apparso su “Il Sole 24 Ore” l’ennesimo articolo che conferma come “Il mattone italiano è diventato in questi anni un asset spesso illiquido. E la cosa più preoccupante è che questo asset rappresenta l’80% del patrimonio investito dalle famiglie del nostro Paese. Superiamo abbondantemente i 6 mila miliardi di euro. In Italia ci sono attualmente 1,5 milioni di abitazioni in vendita contro 1,4 milioni negli Stati Uniti, ma da noi vivono 60 milioni di persone mentre oltre oceano sono 330 milioni. Nel nostro Paese su tre case offerte in vendita se ne cede una in circa sette mesi e mezzo, mentre negli Usa una casa si vende in meno di 60 giorni”.
Domanda/1: in quale direzione potranno andare le quotazioni in un mercato dove tutti vendono e quasi nessuno compra? Non crederete mica che il crollo cui si è assistito nell’ultimo decennio sia terminato.
Domanda/2: quali speranze può avere l’economia di un paese dove l’80% del patrimonio delle famiglie è stato investito in un bene illiquido e le cui quotazioni di mercato sono destinate a precipitare ancora più di quanto visto negli ultimi dieci anni?
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