Istat: dopo l’aumento del mese scorso, la stima degli occupati a settembre 2018 torna a calare leggermente (-0,1% su base mensile, pari a -34 mila unità). Il tasso di occupazione scende al 58,8% (-0,1 punti percentuali).
Il calo congiunturale riguarda donne e uomini e si distribuisce tra le persone di età compresa tra i 25 e i 49 anni. Nell’ultimo mese si stima una netta diminuzione dei dipendenti permanenti (-77 mila) mentre aumentano sia quelli a termine (+27 mila) sia gli indipendenti (+16 mila).
Dopo due mesi di diminuzione, a settembre torna a crescere la stima delle persone in cerca di occupazione (+3,2%, pari a +81 mila unità). L’aumento della disoccupazione si distribuisce su entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età. Il tasso di disoccupazione sale al 10,1% (+0,3 punti percentuali su base mensile), quello giovanile aumenta lievemente e si attesta al 31,6% (+0,2 punti).
A settembre si stima un calo degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,3%, pari a -43 mila unità). La diminuzione coinvolge uomini e donne e si distribuisce tra i 25-34enni e i 50-64enni. Il tasso di inattività scende al 34,5% (-0,1 punti percentuali).
L’andamento discontinuo dell’occupazione negli ultimi mesi determina nel terzo trimestre una sostanziale stabilità rispetto al trimestre precedente. Tale stabilità è sintesi di un aumento tra gli uomini e un calo tra le donne. Riguardo all’età si registra una diminuzione degli occupati tra i 15 e i 49 anni a cui si contrappone l’aumento tra gli ultracinquantenni. Nel trimestre crescono in misura intensa i lavoratori a termine (+3,2%, +98 mila), mentre calano sia i dipendenti permanenti (-85 mila) sia gli indipendenti (-23 mila).
Nell’arco del trimestre alla sostanziale stabilità degli occupati si accompagna un forte calo dei disoccupati (-6,5%, pari a -180 mila) e un aumento degli inattivi (+1,0%, +126 mila).
Su base annua, a settembre l’occupazione cresce dello 0,9%, pari a +207 mila unità. L’espansione interessa uomini e donne e si concentra fortemente tra i lavoratori a termine (+368 mila); in lieve ripresa anche gli indipendenti (+22 mila), mentre si registra una forte flessione dei dipendenti permanenti (-184 mila).
Nell’anno, aumentano principalmente gli occupati ultracinquantenni (+333 mila) e, in misura più contenuta, anche i 15-34enni (+27 mila), mentre calano i 35-49enni (-154 mila). Al netto della componente demografica si stima comunque un segno positivo per l’occupazione in tutte le classi di età.
Nei dodici mesi, a fronte della crescita degli occupati si stima anche un forte calo dei disoccupati (-9,9%, pari a -288 mila) e una lieve diminuzione degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,1%, -19 mila).