Cgil, Cisl, e Uil siciliane: il mondo del lavoro si stringe alle famiglie delle vittime ma “al presidente della Regione chiediamo di aprire immediatamente il confronto sui temi delle infrastrutture, della viabilità primaria e secondaria e del dissesto idrogeologico”.
Tristezza, dolore, cordoglio alle famiglie dei dodici morti in Sicilia a causa del maltempo. Ma anche “la proposta al governo della Regione di aprire immediatamente il confronto sui temi delle infrastrutture, della viabilità primaria e secondaria e del dissesto idrogeologico”. A dirlo, Cgil Cisl e Uil siciliane, che in una nota firmata dai segretari generali Michele Pagliaro, Mimmo Milazzo e Claudio Barone, rimarcano che “la tragedia che si è abbattuta sull’Isola, interroga tutti”. “Certo, è il momento di stringerci alle famiglie delle vittime e alle comunità colpite”, si legge. “Ma è anche il caso di riflettere e di agire, qui e ora, per azzerare le condizioni e le situazioni che simili tragedie, le rendono possibili”.
Per troppo tempo, sostengono Cgil Cisl e Uil, troppi nodi sono rimasti praticamente in stand by: da quelli della viabilità, che relativamente alla viabilità secondaria s’intrecciano con l’irrisolta questione del futuro delle ex Province, a quelli del dissesto idrogeologico e della pulizia degli alvei, all’altro, dell’effettivo, non parolaio, impiego dei lavoratori forestali per servizi di rilevanza civile e sociale.
Al presidente della Regione e al governo regionale, scrivono i sindacati, “chiediamo di imprimere una svolta su questo terreno insediando già in questi giorni un tavolo di confronto che in tempi certi fissi linee di indirizzo e di azione”. “Siamo convinti – affermano Cgil Cisl e Uil – che il miglior modo di onorare i morti sia mettercela tutta perché tragedie così immani, non si ripetano più”.