“Basket in Eurolega l’arbitro armerino Carmelo Paternicò arbitra il prestigioso derby di Atene” titolava cosi il 9 Novembre Ennapress testata giornalistica di sport e spettacolo di Enna Life. (http://ennapress.it/basket-in-eurolega-larbitro-armerino-carmelo-paternico-arbitra-il-prestigioso-derby-di-atene.html).
Nessuno poteva immaginare che il potentissimo proprietario del Panathinaikos, Dimitris Giannakopoulos al rientro negli spogliatoi nell’intervallo della gara dichiarava “Solo lo spagnolo (arbitro) è pulito. So che l’Olympiacos ha promesso 20 mila all’italiano (arbitro) e 20 al polacco (arbitro). Riferirò tutto a Bertomeu (CEO di EuroLeague) e Stokes (EuroLeague Director of arbitreree). So che hanno cacciato Livieratos (ex Olympiacos GM) e so chi è il nuovo ragazzo che fa questo lavoro.” fonte https://www.pianetabasket.com/il-caso/euroleague-giannakopoulos-accusa-l-olympiacos-di-aver-tentato-di-comprare-gli-arbitri-168002.
Lo spessore mediatico dell’eclettico proprietario e il tenore delle dichiarazioni certamente non potevano passare inosservate e infatti su tanti siti specializzati e sulle testate giornalistiche e su moltissimi profili social, la notizia è rimbalzata velocemente lasciando sgomenti moltissimi appassionati e sopratutto gli addetti ai lavori.
Noi di IMG Press sempre attenti alle vicissitudine del mondo sportivo e quindi anche del basket, abbiamo preferito attendere qualche ora per approfondire la vicenda evitando di entrare in quel tritacarne mediatico della notizia da dare subito a tutti i costi.
D’altronde il dovere del cronista è quello di riferire la verità in maniera obiettiva e definiamo spesso che lo sport con la dicitura di “metafora di vita”.
Ecco perché non possiamo non far risaltare che a ventiquattro ore dalla notizia nessun comunicato stampa o dichiarazione è stata resa pubblica da parte di chi ha l’onore di governare il basket, in Italia.
Ci saremmo aspettati più di un intervento da parte delle autorità federali di stima e massima fiducia sull’operato del tesserato, e perchè no, dell’uomo Carmelo Paternicò.
E’ invece da parte del Presidente Petrucci, del Commissario Straordinario Cia Tedeschi, del Presidente/commissario siciliano Caruso, e udite udite, della Associazione di categoria Arbitrale Aiap, un silenzio rumoroso.
Ci spiace doverlo scrivere: ma voi, a parer nostro, proprio voi più di altri, avete l’obbligo di prendere posizione in difesa del tesserato Paternicò.
L’obbligo scaturisce in primis dalla scelta fatta a inizio stagione di inserire nelle liste arbitrali di massima serie, Paternicò, in deroga al limite d’età.
Scelta, riteniamo, motivata dalle notevoli capacità tecniche dello stesso, oltre ai valori morali e etici che gli riconoscete. Qualità che non avete riconosciuto, ci pare di capire, al contrario, ad altri tesserati over 50, tra i quali spicca il nome di Luigi Lamonica.
Oggi, però, questa storia che arriva dalla Grecia farebbe pensare il contrario al punto da farci dire: ma allora non c’è niente in cui credere? Sbagliato: c’è da credere in quello che di pulito rimane, c’è da credere che possa difendersi, emergere.
Altro motivo d’intervento è la difesa – da queste accuse infamanti – del movimento cestistico italiano e del massimo campionato di Serie A che vede impegnato l’arbitro di Piazza Armerina.
Nessuno può dubitare, neanche un magnate greco, dei principi fondamentali della nostra Federazione come Etica, Lealtà, Sportività, ovviamente fino a prova contraria.
Presidente Petrucci, altro obbligo è quello di non screditare la “giustizia sportiva” che sulla squallida e bruttissima vicenda “Baskettopoli” ha preso provvedimenti esemplari nei confronti dei tesserati responsabili, sanzioni che non hanno riguardato, se pur indagato, Carmelo Paternicò.
Dispiace ancor di più il silenzio sulla vicenda del Presidente regionale Sicilia, nonché fresco commissario Cia Sicilia, Riccardo Caruso, lo stesso che fino all’altro ieri battagliava per aver al suo fianco, in qualità di formatore dei giovani fischietti siciliani, l’internazionale Paternicò.
Abbiamo cercato news tra le tante notizie di cronaca e non, ma la ricerca è stata vana: probabilmente Caruso sta cercando di riportare la navicella spaziale “SICIA18” a terra e non riesce a comunicare con il suo validissimo ufficio comunicazioni.
Lo stesso si può dire della potentissima associazione degli arbitri che, probabilmente, è più preoccupata di raggiungere l’adesione totale dei tesserati – sono fermi al 95% degli arbitri impiegati nei campionati nazionali – anziché tutelare l’integrità morale dei tesserati.
CAMMELO – ci perdonerà il Sig Paternicò il tono confidenziale – noi di IMG Press siamo al tuo fianco in difesa dell’integrità del basket italiano perché certi comportamenti li abbiamo sempre portati a conoscenza dell’opinione pubblica tramite le nostre pagine prendendo sempre le distanza da una pallacanestro fatta di silenzi, scaltrezze, trucchi, sotterfugi, prescrizioni, violenze e menzogne a tutti i livelli: dal custode del palazzetto al vertice.
E ci ferisce nel profondo che vengano a galla certe storie poco nobili e nessuno dei capi che dica una parola chiara per smentire le accuse dopo aver investito sullo stesso Paternicò, soldi, immagine, credibilità. Il resto è storia di ieri, di oggi, di domani ma, come contro mafia e corruzione, guai a smettere di lottare per la verità.
Ciuff…e…Tino