Si è tenuta nell’aula magna della Link Campus University di Catania, la cerimonia di consegna degli attestati di frequenza del corso dal titolo “Difesa e tutela dei minori stranieri non accompagnati e dei minori in genere”.
Il percorso formativo si è svolto in cinque regioni italiane nell’ambito di un progetto dell’Unione nazionale camere minorili, patrocinato dal Consiglio nazionale forense e finanziato dalla Cassa forense. A Catania il corso è stato organizzato dalla Camera minorile di Catania con il patrocinio dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Siciliana e dall’Ordine degli avvocati di Catania.
«Sono novanta i giovani professionisti che hanno partecipato al corso qui a Catania – ha commentato la presidente della Camera minorile di Catania avv. Renata Saitta – l’obiettivo prioritario è stato quello di fornire gli elementi di natura teorica, come la conoscenza delle nome giuridiche sovranazionali e nazionali, ma soprattutto i profili legati alla pratica amministrativa, agli uffici competenti, alla condizione del minore straniero. Tutto ciò sia nell’ambito civile sia in quello penale, al fine di favorire l’inserimento nell’elenco dei tutori volontari. I corsisti che hanno frequentato, oltre a 20 crediti formativi, hanno ricevuto due attestati, uno da parte della Cassa Nazionale Forense in occasione della giornata conclusiva che si è tenuta a Roma e uno oggi, da parte dell’Autorità Garante Regionale per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Siciliana. Grazie ai titoli conseguiti – ha concluso – sarà possibile comunicare all’ufficio competente la propria disponibilità a svolgere il ruolo di tutore del minore».
All’evento conclusivo ha partecipato il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Siciliana il prof Luigi Bordonaro che ha espresso soddisfazione per l’esito del corso: «La partecipazione di tanti giovani avvocati, sia a Catania che a Palermo, è stata significativa – ha dichiarato Bordonaro – la Sicilia ospita circa 5mila minori stranieri non accompagnati, si tratta quindi del 40% di tutti quelli che si trovano in Italia. In questa fase abbiamo nell’Isola circa settecento tutori volontari – ha commentato – quindi riusciamo a coprire circa il 50% delle esigenze, poiché la legge 47 del 2017 stabilisce che il tutore può assistere un massimo di tre minori. Questi professionisti sono stati formati a questo scopo, quindi, a seguito della loro dichiarazione di disponibilità a svolgere l’incarico, si potrà incrementare il numero dei tutori volontari formate».