Grande successo delle varie campagne di non-acquisto in occasione del Black Friday. Campagne portate avanti da diversi soggetti per cercare di sensibilizzare i consumatori alla consapevolezza di se stessi, del proprio portafoglio e del bene umano e universale: tra minimalismo, massimalismo consapevole, disprezzo della bassa qualità, poveri in canna, agorafobici, ambientalismo, denuncia dei monopoli (soprattutto del GAFA – Google, Apple, Facebook e Amazon).
E’ infatti cronaca di questi giorni, sciorinata anche nelle previsioni, di percentuali a numeri doppi per l’incremento delle vendite, online e non solo: sempre con visi sorridenti e soddisfatti di venditori e acquirenti. Un Black Friday che è diventato “Black week” visto che buona parte delle pubblicità hanno puntato non solo sul giorno 23 novembre o giù di lì (come alcune farmacie…), ma sulla settimana. E che, nonostante questo, ha visto gli esperti, di prevenzioni e risultati, sciorinare i dati subito. Titoli ben espliciti, anche se talvolta si ritrovano nei testi degli articoli solo alcune interviste a commercianti contenti e presunti acquirenti altrettanto contenti che -memori dei polli di Trilussa – ci lasciano perplessi.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc