In 25 anni abbiamo speso 1.924 miliardi per pagare gli interessi sul debito pubblico. Oggi il nostro debito ammonta a 2.300 miliardi di euro, sul quale continuiamo a pagare gli interessi.
Che cosa farebbe un buon padre, o madre, di famiglia? Tenderebbe a diminuire il debito, ovviamente. Che cosa fa il governo legastellato? Aumenta il debito. E a carico del cittadino. Solo a parlare, e non fare, il governo ha portato lo spread a quota 300 punti, il che significa aumento del debito.
Si potrebbe invertire questa tendenza, razionalizzando le spese e, soprattutto, aumentando il Pil, cioè la ricchezza del Paese, attraverso opportuni investimenti. Il governo legastellato sta facendo esattamente l’opposto: spende in elargizioni, prepensionamenti e reddito di cittadinanza. Cioè solo debito pubblico da accollare sulle spalle dei cittadini.
Che cosa bisognerebbe fare?
Innanzitutto non isolarsi rispetto all’Europa, come hanno fatto i due vicepremier Salvini e Di Maio, alimentando lo scontro con la Commissione, che ci ha messo anche del suo. Attuando una politica di rientro del debito si può far scendere lo spread a metà dell’attuale valore, con conseguente diminuzione del debito stesso.
Detassare il costo del lavoro, in particolare per le assunzioni dei giovani e investire, per esempio, in opere infrastrutturali: siamo al centro del Mediterraneo e non si capisce perche le navi commerciali devono attraversarlo, proseguire nell’Atlantico per finire a Rotterdam (Olanda), invece, di utilizzare i porti italiani, Genova e Trieste in particolare; inoltre, si può intervenire per la messa in sicurezza del territorio (creando nuove opportunità di lavoro), così da evitare di spendere decine di miliardi per riparare gli effetti di terremoti e dissesti idrogeologici.
Ci sarebbe anche il capitolo scuola e ricerca. Proprio in questi giorni, il Consiglio europeo per la ricerca ha premiato i progetti presentati da ricercatori italiani che, però per buona parte lavorano all’estero.
Invece di spendere in elargizioni, si dovrebbe investire per accrescere la ricchezza del nostro Paese. Il governo legastellato ha scelto di fare il contrario, il che aumenterà la povertà degli italiani.
Elargire per acquisire voti: è il non cambiamento.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc