Nella “Giornata mondiale della Giustizia sociale“, voluta dalle Nazioni Unite a partire dal 2009 per promuovere il tema della giustizia sociale a livello mondiale, Caritas Italiana pubblica il suo 44° Dossier con Dati e Testimonianze (DDT) dal titolo “Terra bruciata. Il land grabbing forma di colonialismo”.
L’alienazione di vaste porzioni di territorio nei Paesi più poveri non è purtroppo un fenomeno recente. Lo sfruttamento agricolo spesso basato su monocolture da esportazione ha caratterizzato una lunga, e per certi aspetti non ancora conclusa, stagione dello sviluppo. Ma questi fenomeni hanno trovato negli ultimi anni delle articolazioni nuove, con la pratica dell’accaparramento della terra (land grabbing).
Si tratta di iniziative che vengono talvolta promosse come portatrici di sviluppo e di modernità, ma che in molti casi rappresentano un pericolo importante per le popolazioni che su quei territori vivono: in termini di erosione della possibilità di queste ultime di determinare modelli di produzione quando non anche la possibilità stessa di insediamento. Tali rischi sono particolarmente importanti soprattutto laddove i meccanismi istituzionali non permettono una efficace protezione dell’accesso alle risorse delle fasce più vulnerabili della popolazione.
«Dio ha dato la terra a tutto il genere umano, perché essa sostenti tutti i suoi membri, senza escludere né privilegiare nessuno», ha ricordato Papa Francesco nella sua Enciclica “Laudato Si’” (n. 93), che ripetono quanto affermato nella “Centesimus Annus” da san Giovanni Paolo II nel 1991, a conferma del fatto che l’attenzione per la questione fondiaria è tutt’altro che una novità nella Dottrina sociale della Chiesa.
Nel Dossier si approfondisce in particolare il fenomeno del land grabbing in America Latina (Argentina ed Ecuador) e si riporta l’esperienza della Rete ecclesiale panamazzonica (REPAM), l’iniziativa della Chiesa nata nel 2014 a Brasilia, nel processo di incarnare il Vangelo nella Pan-Amazzonia e rispondere alle principali sfide in America Latina: promozione dei diritti umani, alternative allo sviluppo, comunicazione, ricerca ecc.