Sono circa cinque milioni gli italiani residenti all’estero, ma non pensiate vogliano chiudere i ponti con le loro origini, anzi. Secondo un’analisi condotta da Facile.it e Mutui.it su un campione di oltre 21.000 domande di finanziamento presentate nel corso dello scorso anno, il 2% dei mutui richiesti in Italia nel 2018 faceva capo ad un italiano che, sia pur ormai residente all’estero, voleva acquistare casa nel Belpaese.
Uno dei dati che più colpisce nei numeri evidenziati dai due portali è come ben il 40% degli espatriati che vuole comprare casa in Italia punti ad un vero e proprio ritorno alle origini e voglia acquistare nella regione in cui è nato. Il valore è ancora superiore a Roma, Palermo e Napoli dove arriva a sfiorare il 60%.
«Gli aspiranti mutuatari di nazionalità italiana, ma residenti all’estero, che cercano casa nel nostro Paese», spiega Ivano Cresto, responsabile mutui di Facile.it «sono solitamente persone con redditi piuttosto buoni, tali da consentire di ottenere finanziamenti senza troppi problemi e, anche, di ripagare quanto ottenuto dalla banca in tempi decisamente rapidi».
Le parole di Cresto trovano immediata conferma nei dati. Se si confrontano i valori di un mutuo “medio” per l’acquisto con quelli di un mutuo per l’acquisto per residenti all’estero si vede che nel primo caso la cifra che si punta ad ottenere è pari a poco meno di 135.000 euro mentre, nel secondo, supera i 187.000 euro. Nonostante questo, però, il tasso di accettazione per i mutui di acquisto richiesti da chi vive in Italia è pari al 3,94%, mentre per gli italiani che risiedono all’estero arriva a superare il 6,40%.
Notevole la differenza anche dei tempi di restituzione; se il mutuo classico ha un piano di ammortamento medio di poco inferiore ai 23 anni, per quello di un acquisto per residenti all’estero supera di un soffio i 19 anni.
Ultima nota da evidenziare, fra i numeri raccolti da Facile.it, quella legata all’LTV, ovvero il valore dell’immobile che si cerca di finanziare con il mutuo. Per i mutui di acquisto dei residenti in Italia questo dato è pari al 72%, percentuale decisamente superiore al 67% che caratterizza invece i mutui richiesti da chi, pur con nazionalità italiana, oggi risiede in altre nazioni.