I figli dei nemici: il libro di Raffaela Milano, edito da Rizzoli, sarà presentato a Palazzo Marino il 29 maggio in un incontro a cui parteciperà il Sindaco Giuseppe Sala, il Presidente dell’Organizzazione Claudio Tesauro, lo scrittore e giornalista Beppe Severgnini, con la moderazione della giornalista Roberta Scorranese.
“Una promessa, che sia sopra tutti i partiti: che nessuno più, di fronte ad un bambino, debba pronunciare una parola di odio contro un altro popolo”. Era il 27 maggio del 1920 e il quotidiano Arbeiter Zeitung riportava così le parole dell’allora sindaco di Milano Emilio Caldara: la Prima Guerra Mondiale era finita da poco e i bambini austriaci morivano per la fame a causa del blocco alimentare. Milano si mobilitò per soccorrerli, con i “treni della fratellanza”, che portarono in Italia più di seimila bambini viennesi, accolti da famiglie o istituti, per essere curati e permettere loro di tornare in salute.
La storia di Milano si incrocia con quella di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro: proprio in quegli anni infatti la sua fondatrice, Eglantyne Jebb, si recò nel capoluogo lombardo di ritorno da un incontro con il Papa, per conoscere nel dettaglio il modello per dare aiuto ai “figli dei nemici”. Un modello virtuoso che veniva portato avanti “nonostante la condizione di povertà che l’Italia soffre per i suoi stessi bambini”, come scriveva Eglantyne alla madre.
Questa è una delle storie che vengono narrate ne “I figli dei nemici”, di Raffaela Milano, edito da Rizzoli, che racconta le origini della fondazione di Save the Children e che sarà il punto di partenza della presentazione del libro alla presenza del Sindaco Giuseppe Sala.
La presentazione si terrà il 29 maggio alle ore 18 presso la Sala Alessi di Palazzo Marini. Parteciperanno al dibattito, oltre al Sindaco e all’autrice Raffaela Milano, il Presidente di Save the Children Claudio Tesauro, il giornalista e scrittore Beppe Severgnini, con la moderazione della giornalista Roberta Scorranese.