«Hanno redditi più bassi e sono le prime vittime di tratta. Per questo, per capire le migrazioni, bisogna parlare anche di loro». A parlare è Nico Lotta, presidente di Volontariato internazionale per lo sviluppo (Vis), ong promotrice di un corso sulla ‘gender migration’ che sarà ospitato giovedì 6 giugno dall’agenzia Dire.
L’appuntamento, rivolto nello specifico ai giornalisti, con iscrizioni tramite la piattaforma Sigef e otto crediti formativi riservati ai partecipanti, muove dalla constatazione che spesso l’informazione non è al passo con la realtà. «Secondo l’International Migration Report, il 48 per cento di chi lascia il proprio Paese è donna», sottolinea Lotta. «Unodc, l’agenzia dell’Onu specializzata per il contrasto al crimine organizzato e al traffico di droga, calcola che le vittime di tratta sono donne nel 72 per cento dei casi», aggiunge il presidente del Vis.
«A suggerire una dimensione di genere nelle migrazioni – spiegano i promotori – sono anche gli indicatori sul reddito. Secondo un rapporto diffuso da Oxfam nel 2018, intitolato ‘Public Good or Private Wealth?’, gli uomini detengono in media il 50 per cento della ricchezza in più rispetto alle donne. Si spiegherebbero così anche alcuni progetti del Vis nel Sud del mondo, in particolare in Africa».
Questi e altri i temi al centro dell’incontro, dal titolo ‘La specificità di genere nel contesto migratorio’, sui quali si confronteranno esperti, giornalisti e cooperanti, fra cui Ilaria Nava, del Vis; Luca Di Sciullo, di Idos; Celina Frondizi, di Ananke; Vincenzo Giardina, dell’agenzia Dire; Annalisa Camilli, di Internazionale; Cecilia Pani, della Comunità di Sant’Egidio. Modera la giornalista Alessandra Fabbretti.
L’appuntamento è per giovedì 6 giugno 2019, alle 9.30, nella sede dell’agenzia Dire, in corso d’Italia 38/a, Roma.