La percezione è un processo psichico che spesso si trasforma in una immediata ricezione delle notizie come vere. Questo processo si è particolarmente sviluppato negli anni scorsi con una insistente campagna attraverso la televisione che, per il 70% degli italiani, è lo strumento dal quale attingono le notizie, che diventano informazione perché non vi è possibilità di contradditorio.
Un caso significativo riguarda i migranti.
Aprire ogni sera i telegiornali con le notizie sui migranti induce la percezione che il problema sia grave, soprattutto se legato alla azione delle organizzazioni non governative (ONG), sicchè si discute con amici e parenti sulla reale consistenza del “pericolo migranti”, cioè sulla invasione.
Vediamo un po’ di numeri, che non sono la percezione.
Dall’inizio dell’anno sono sbarcati 3.073 migranti, di questi solo 248 sono stati salvati dalle ONG, percentuale residuale ma, nonostante ciò, tutta l’attenzione è volta alle navi di queste organizzazioni.
E’ appunto la percezione, cioè una notizia ripetuta insistentemente che crea allarme sociale.
Tra l’altro, la notizia dei cosiddetti “taxi di mare”, cioè di ONG che mercanteggiavano con i trafficanti di migranti, non ha avuto alcun riscontro dopo 2 anni di indagini giudiziarie che sono state archiviate.
A proposito, basterebbe ricordare la notizia lanciata da alcuni politici, Salvini e Berlusconi, sulla presenza di ben 500 mila immigrati irregolari sul territorio italiano, che dovevano essere buttati a mare. Non c’è stata una verifica da parte dei media e di altri personaggi pubblici e questa notizia divenne verità. Si scoprì, poi, per bocca dello stesso Salvini, che gli irregolari sono 90 mila e non 500 mila. Insomma, si era fatta campagna elettorale su una notizia falsa che aveva provocato la percezione dell’invasione, quindi della paura la quale è poco o punto controllabile.
Come se ne esce?
Noi continuiamo a “dare i numeri”:
a) dal 2015 al 2018 il numero di ingressi illegali in Europa è diminuito del 95%;
b) gli immigrati in Italia sono passati dai 180 mila del 2016 ai 3.073 dei primi 6 mesi del 2019.
Inoltre, basterebbe non credere a quello che ci propinano i media, in particolare i telegiornali, se una notizia non trova il suo contradditorio.
Come abbiamo detto, i Tg servono ad ascoltare le previsioni meteo e i giornali a leggere la data del giorno.
Insomma, dovrebbero pesare i numeri non le percezioni, sappiamo che il processo è lungo, d’altronde, ci abbiamo messo secoli per acquisire che la Terra non è al centro dell’Universo, ma qualcuno crede ancora che la Terra sia piatta.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc