E dai, anche l’irriverente deve dire la sua sul 20 luglio del 2019, il cinquantesimo dell’allunaggio dei due americani. “A M E R I C A N I”, e non terrestri… prima che terrestri.
Se qualcuno avesse un dubbio, leggete un po’ cosa dice il presidente Usa quando scrive che si apre “una nuova era di esplorazione” per ripristinare il dominio e la leadership dell’America nello spazio: “Per onorare coloro che sono venuti prima di noi e per il futuro progresso di tutta l’umanita’, ci impegniamo ad avviare una nuova era di esplorazioni, estendendo il nostro spirito pionieristico agli estremi confini dell’universo”. Trump ha poi aggiunto che il governo ha “incaricato la National Aeronautics and Space Administration (NASA) di inviare il prossimo uomo e la prima donna sulla Luna e di compiere il successivo passo da gigante: inviare gli americani su Marte.
E per capire come va il mondo, leggete un po’ cosa scrive su Facebook il vicepremier Luigi Di Maio:
“50 anni fa tutto il mondo fissava il cielo, mentre uno di noi posava per la prima volta un piede sulla Luna. Bastò un passo per cambiare il mondo e la storia. Festeggiamo questo giorno e ricordiamoci che anche nel comparto aerospaziale l’Italia può dirsi un’eccellenza. Siamo la settima potenza aerospaziale al mondo e le nostre aziende dominano anche in questo settore. Pensate che il 50% dello spazio abitabile della Stazione spaziale internazionale è Made in Italy. Proprio quella dove quest’oggi partira’ una nuova missione alla cui guida ci sara’ anche il nostro Luca Parmitano a cui va il nostro in bocca al lupo. C’è tanta Italia anche tra le stelle!”.
Accostamento ardito e sbarazzino. Ma è così. Non ce vogliano cinesi, inglesi, francesi… per citare solo quelli apparentemente più impegnati con lo Spazio. Non tutti hanno un vicepremier come il nostro ministro, che scrive come se fosse il presidente della Repubblica o, meglio, il re d’Italia. E non tutti, come gli americani, hanno uno come Trump. Tra i due, a parte la diversa stazza fisica e politica, non sapremmo chi scegliere.
Forse qualcuno ci troverà criptici in questi accostamenti… ma, suvvia, tu che forse sei solo disincantato, rileggi questi due interventi, e fatti due preoccupate risate insieme a noi. Che stasera, per essere in tema e continuare benevolmente a sognare, forse come noi ti sparerai su Netflix uno Star Trek da signori
Vincenzo Donvito, presidente Aduc