Presidente del Consorzio Siciliano di Riabilitazione, Sergio Lo Trovato: Abbiamo sempre agito con linearità rispetto alle norme del settore in cui operiamo. Più volte negli ultimi vent’anni abbiamo subito verifiche, controlli e ispezioni di natura finanziaria, con cui ci veniva contestato il mancato pagamento di imposte e tasse nelle varie forme. Opponendoci sistematicamente a questi rilievi, abbiamo avuto conferma nelle sedi giudiziarie della correttezza ed esattezza del nostro operato…
A oggi l’unica sentenza passata in giudicato è quella emessa dalla Commissione Tributaria Regionale il 26 marzo 2007, che ha statuito la ‘natura non commerciale del Consorzio’. Posizione ribadita con due sentenze di primo grado del 2014 e del 2015. Esiste ancora un contenzioso con l’Agenzia delle Entrate sulla medesima questione, pendente in Cassazione, che farà definitivamente chiarezza su questa vicenda.
Ci colpisce profondamente, ora, essere destinatari del provvedimento emesso dalla Procura di Catania e messo in atto dalla Guardia di Finanza. Ci colpisce che si parli di investimenti ‘speculativi’, quando da oltre 52 anni il Csr-Aias ha investito tutte le proprie risorse per creare nuovi Centri di riabilitazione per le persone con disabilità, garantendo attività riabilitative di qualità in zone della Sicilia prima del tutto sprovviste di questi servizi. Tutto quello che facciamo, lo facciamo per i disabili e per le loro famiglie, erogando persino più prestazioni sanitarie rispetto a quelle che dovremmo effettuare sulla base delle convenzioni con le Asp, garantendo anche assistenza, tante attività nei Centri diurni, cure e sollievo per i disabili gravi e gravissimi, iniziative di integrazione sociale. Ci spiace molto che si parli di business in un settore così importante come lo è quello dell’assistenza alle persone fragili e che si accusi il Csr di condotte che non ci appartengono.
Lo afferma il Presidente del Consorzio Siciliano di Riabilitazione, Sergio Lo Trovato, in merito al provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Catania con cui è stato disposto il sequestro di somme al Csr.