Per una famiglia media con Isee al di sotto di 20mila euro, mandare un figlio all’asilo, con relativo servizio mensa, costa quasi 400 euro al mese. Lo afferma il Codacons, commentando le dichiarazioni del Premier Giuseppe Conte che ha annunciato l’intenzione del Governo di azzerare totalmente le rette per la frequenza di asili-nido e micro-nidi a partire dall’anno scolastico 2020-2021 per i nuclei a reddito basso.
Per le famiglie italiane risulta sempre più difficile accedere agli asili nido pubblici – spiega il Codacons – al punto che solo 1 bambino su 4 trova posto in tali strutture (24% dei bambini sotto i 3 anni, dati Istat), dati lontani dall’obiettivo minimo fissato dall’Ue in tale ambito (33% dei bambini).
Fortissime le differenze a livello territoriale: solo il 7,6% dei potenziali utenti trova posto negli asili pubblici della Campania, contro il 44,7% in Valle D’Aosta.
Altra questione urgente cui il Governo deve mettere mano è quello dei costi a carico delle famiglie: mediamente in Italia una famiglia di tre persone con reddito inferiore ai 20mila euro annui spende circa 300 euro al mese per mandare il proprio figlio all’asilo, cui vanno aggiunti circa 80 euro di servizio mensa – aggiunge il Codacons – Anche qui i costi sono estremamente diversificati sul territorio: la regione più economica è la Calabria (160 euro al mese), mentre quella più costosa è il Trentino Alto Adige (470 euro circa).
“Attendiamo ora le prossime mosse del Governo, per vedere se le intenzioni di Conte rimarranno solo parole o se, finalmente, si metterà mano al settore degli asili riducendo la spesa a carico delle famiglie e incrementando i posti disponibili nei Comuni” – dichiara il presidente Carlo Rienzi.