Povertà educativa: Save the Children e Bvlgari inaugurano a Ostia il Punto Luce delle Arti

Punti luce, save the children and Bulgari. Ostia

In occasione del decimo anniversario della partnership, Bvlgari e Save the Children hanno inaugurato oggi ad Ostia il Punto Luce delle Arti, un centro nato con l’obbiettivo di illuminare il futuro di migliaia di ragazzi che gratuitamente potranno accedere alla struttura e alla sua proposta formativa, interamente dedicata alle Arti e i Mestieri. Il taglio del nastro che ha ufficializzato l’apertura del centro, è avvenuta alla presenza del Sindaco di Roma Virginia Raggi, del Presidente del Municipio Roma X, Giuliana Di Pillo, del CEO di Bvlgari, Jean-Christophe Babin e del Presidente di Save the Children Italia, Claudio Tesauro.

 

“L’ex scuola Guttuso di Ostia, grazie alla collaborazione tra Save the Children, Bvlgari e il Municipio X di Roma Capitale, diventerà un luogo di incontro e formazione dedicato ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie. L’apertura del ‘Punto Luce delle Arti’ rappresenta un’occasione di sviluppo per tutta la comunità: la crescita personale e culturale rappresenta lo strumento principale per promuovere la legalità e sottrarre spazi alla criminalità organizzata sul territorio. Sarà un presidio attivo di aggregazione sociale, dove si terranno laboratori e corsi per dare migliori opportunità di crescita ai ragazzi che ne hanno più bisogno. È un progetto virtuoso che passa attraverso il recupero e la riqualificazione di un luogo, messo a disposizione dall’Amministrazione, nel rispetto della sua identità: essere una ‘casa’ per fare e creare cultura”, dichiara la Sindaca di Roma Virginia Raggi.

Il presidio educativo, gestito in collaborazione con Roma Capitale, Municipio X – che ha assegnato l’immobile in comodato d’uso a seguito di procedura di evidenza pubblica – e con la Cooperativa Sociale Santi Pietro e Paolo, si stima arriverà a coinvolgere ogni anno circa 1.000 bambini e adolescenti tra i 6 e i 18 anni.

“Siamo grati a Bvlgari per la visione di lungo periodo che, in 10 anni di partnership, ci ha consentito di realizzare interventi a supporto di bambini e ragazzi in tutto il mondo. Save the Children e Bvlgari hanno fortemente voluto il nuovo Punto Luce delle Arti ad Ostia, perché insieme, in questi anni, abbiamo visto cambiare la vita di migliaia di adolescenti che vivono in contesti privi di opportunità, grazie a un programma di formazione e sviluppo personale studiato apposta per loro. Questa esperienza, come quella dei 24 Punti Luce già attivi in Italia, viene ora messa al servizio dei bambini, dei ragazzi e di tutta la comunità che vive in questo territorio. Così come al loro servizio è stata messa la capacità di trasformare uno spazio inutilizzato in luogo di opportunità, nonché l’impegno e la competenza degli educatori, dei partner, il lavoro in rete con le scuole, le istituzioni – in primis il Municipio X di Roma Capitale -, i genitori e le altre realtà attive sul territorio. Questo è l’investimento che facciamo insieme sulla crescita personale dei bambini e degli adolescenti, perché sappiamo che, con gli strumenti necessari, sapranno essere protagonisti del cambiamento e della costruzione del loro futuro”, ha dichiarato Claudio Tesauro, Presidente di Save the Children.

Il Punto Luce delle Arti celebra il lavoro congiunto della partnership decennale tra Bvlgari e Save the Children, che dal 2016 li vede anche coinvolti nel programma internazionale di sostegno ai giovani “Youth Empowerment”. La proposta formativa del centro presenta tre aree tematiche, che danno vita a percorsi in cui lo studente potrà acquisire nuove conoscenze e capacità, sviluppare pensiero critico e lavoro di squadra e realizzare materialmente dei progetti originali. Il Cinema, la Fotografia, il Social Design e le Mani Intelligenti.

“Dieci anni fa, Bvlgari e Save the Children hanno unito le loro forze con il sogno di ottenere un impatto tangibile sulla vita dei bambini più vulnerabili nel mondo. Il sogno oggi è divenuto realtà. Grazie alla raccolta di oltre 80 milioni di euro dal 2009, sono stati raggiunti direttamente quasi 2 milioni bambini. La storia di Bvlgari è da sempre legata al “bello e ben fatto” e alla città di Roma, fonte inesauribile di ispirazione. Oggi, traendo forza dal nostro DNA, continuiamo a guardare al futuro insieme a Save the Children, con un centro che sorge proprio alle porte di Roma, il Punto Luce delle Arti. Un progetto speciale creato grazie al supporto e al lavoro appassionato del nostro reparto di Interior design e pensato come un luogo dove poter dare opportunità a ragazzi con talenti che aspettano solo di essere nutriti e accompagnati in un percorso di educazione al bello. Le mani intelligenti del futuro” ha dichiarato il CEO di Bvlgari, Jean-Christophe Babin.

Il Punto Luce delle Arti vuole essere un punto di riferimento per i ragazzi del territorio, un luogo di aggregazione, di supporto allo studio e di offerta educativa d’eccellenza, completamente gratuita, volta allo sviluppo di abilità e talenti, all’apprendimento di arti e mestieri, alla prospettiva di un futuro migliore.

 “L’ex Istituto Guttuso è da oggi un punto di riferimento per l’aggregazione dei minori del Municipio X, contribuendo alla rinascita di un quadrante importante del territorio. Tutto ciò grazie ad una attiva e fattiva collaborazione tra questa Amministrazione, Save the Children e Bvlgari. Nel “Punto Luce delle Arti” i bambini e i ragazzi troveranno uno spazio idoneo per attività educative completamente gratuite che saranno di supporto per il loro futuro. Un luogo restituito alla comunità per il quale siamo grati a Save the Children e allo speciale donatore Bvlgari. Siamo certi che i Cittadini sapranno apprezzare l’alto valore educativo di prevenzione e contrasto alla povertà culturale di questo importante progetto, risultato di eccellenza reso possibile dalla sinergia di intenti tra istituzioni tanto diverse tra loro quanto complementari quando l’obiettivo è forte e condiviso”, ha commentato Giuliana Di Pillo, Presidente del Municipio Roma X.

Il progetto del Punto Luce delle Arti

Un punto luce, nell’arte, nella gioielleria, nell’architettura, è un bagliore che rischiara, illumina e fa risplendere ciò che lo circonda.

Con l’obiettivo di illuminare il futuro di oltre 1.200.000 minori che, in Italia, vivono in povertà assoluta e mancanza di opportunità educative, Save the Children ha dato vita, dal 2014, a 24 Punti Luce, spazi ad alta densità educativa che sorgono nei quartieri privi di servizi delle città italiane. Con la consapevolezza di quanto l’arte, la creatività e l’educazione alla bellezza siano funzionali a rinforzare l’autostima e la capacità espressiva dei ragazzi, Bvlgari ha voluto ancora una volta affiancare Save the Children in un progetto di grande impatto nel contrasto alla povertà educativa: ad Ostia, tra le mura di una scuola dismessa, nasce il primo Punto Luce delle Arti, che si aggiunge alla rete territoriale già sviluppata dall’Organizzazione.

I 3 percorsi formativi proposti agli adolescenti nella fascia di età 13-18 anni sono dedicati:  al Cinema – in collaborazione con la Scuola d’arte cinematografica “Gian Maria Volontè” della Regione Lazio e l’associazione “Greve 61-, per comprendere e sperimentare le diverse figure e fasi che concorrono alla realizzazione di un film; alla Fotografia,  – in collaborazione con “WFP Photography” di Roma -, per apprendere tecniche e specializzazioni e curare un lavoro fotografico dal concept alla mostra finale;  al Social Design e Mani Intelligenti – nato dall’Accordo di collaborazione scientifica tra Save the Children e il Centro Interdipartimentale “Sapienza Design Research” dell’Università La Sapienza di Roma -, per sviluppare abilità nel design attraverso diversi laboratori di progettazione (Modellazione 3D e Rapid prototyping per il gioiello e per il modellismo dinamico, Grafica per stop motion e serigrafia, Progettazione di piccoli robot, Arte in 3D). 

In ognuno dei 3 percorsi, l’apprendimento della disciplina passa attraverso la pratica sul campo, il “fare per imparare”, consentendo ai ragazzi di mettersi alla prova con impegno e costanza, ma sempre seguendo le proprie inclinazioni. Sotto la guida di professionisti del settore, artisti ed educatori e con il fondamentale coinvolgimento della “comunità educante” composta da genitori, insegnanti e operatori sociali, chiamati a partecipare ai progressi e alla crescita dei giovani.

 

La ristrutturazione dello spazio

Per realizzare un così rilevante progetto di riqualificazione edilizia, con un importante obiettivo educativo, Bvlgari ha coinvolto il suo reparto di Interior Design. Il team di professionisti ha curato nei minimi particolari la realizzazione del Punto Luce delle Arti, rendendo i 1300 mq della sua superficie un luogo multifunzionale e sicuro, in un incontro di luci, punti e linee che trae ispirazione dall’architettura della Bauhaus e dalla visione di Kandinsky.

Trovarsi di fronte al Punto Luce delle Arti di Ostia significa prepararsi a intraprendere un percorso che ha inizio in uno spazio illuminato dalla lampada, logo dei Punti Luce Save the Children, che prende vita sulla facciata dell’edificio grazie ad una realizzazione tridimensionale. Una porta rossa introduce un ingresso ampio e aggregante, dove prendere confidenza con l’ambiente e con i propri compagni di viaggio, sotto l’egida della scritta “Scuola di Arti e Mestieri”, scolpita con tanti materiali differenti, così come numerose e diverse sono le opportunità di apprendimento e sviluppo che offre il centro. Il rosso ritorna anche all’interno della struttura, nelle linee che tratteggiano il percorso ideale che guida i giovani alle attività che svolgeranno e li accompagna nella scoperta dei talenti che possiedono, conducendoli fin nei 4 laboratori multidisciplinari, nel laboratorio musicale e nel laboratorio di informatica, incorniciati da un giallo intenso come un fascio di luce.

Il percorso all’interno del Punto Luce delle Arti prosegue con una Gallery di 97 tele bianche da riempire con il frutto della creatività e delle “mani intelligenti” di ogni ragazzo, un’Aula Lettura, ariosa e rilassante, e un’Aula Magna, che perde l’austerità del suo nome diventando spazio polifunzionale e teatro del talento dei giovani che ne calpesteranno il palcoscenico, cui le boutique Bvlgari hanno voluto idealmente contribuire attraverso un tassello del proprio parquet.

Non corridoi ma spazi di condivisione con supporti digitali, non aule statiche ma laboratori con arredi mobili e luci modulabili, quindi rivoluzionabili a seconda dell’attività e del sentimento del momento. Un ambiente dove il rosso di Save the Children gioca a rincorrere sulle pareti il giallo più luminoso, fino a confluire nell’arancio, l’inconfondibile saffron identificativo di Bvlgari.