Il 10% delle ragazze della Generazione Z hanno subìto molestie sessuali; il 32% ha ricevuto commenti non graditi a sfondo sessuale online, il 7% ha subìto rispettivamente stalking e ricatti o minacce relative alla circolazione di proprie foto/video a sfondo intimo, mentre l’8,4% ha ricevuto minacce di violenza.
È questa l’allarmante fotografia scattata da Terre des Hommes e ScuolaZoo sulla Generazione Z, diffusa in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, attraverso i nuovi dati dell’Osservatorio Indifesa, una grande indagine realizzata su oltre 8mila ragazzi e ragazze delle scuole secondarie in tutta Italia su violenza, discriminazioni e stereotipi di genere, bullismo, cyber-bullismo e sexting. Oltre la metà delle ragazze hanno ricevuto commenti volgari online sul proprio corpo, una circostanza che le ferisce e offende esattamente come se fossero avvenute al di fuori della rete. Il 64% dei maschi invece afferma di non essere mai stato vittima di body shaming e solo il 35% si dichiara offeso da quei commenti. Questo significa che le ragazze costituiscono il bersaglio principale e sono più esposte dei maschi agli attacchi e alle discriminazione di genere sulla rete.
di Federica Putignano
È vero, i dati emersi sono molto preoccupanti. Credo che aprire una finestra di dialogo, come è stato fatto, in questo caso, da Terre des Hommes, sia un grande aiuto per i minori, i quali, seppur reticenti sull’argomento, devono comunque avere la consapevolezza di non essere da soli.
Le famiglie dovrebbero educare i loro figli a essere liberi di esprimere il proprio essere, a non aver paura, ma allo stesso tempo è anche strettamente necessario renderli consapevoli di tutto ciò che potrebbe accadere loro, nelle diverse fasi che attraverseranno nella vita.
Ben venga dunque tutto ciò che mette in comunicazione il minore con il suo nucleo d’origine, per far sì che proprio questo nucleo non lo abbandoni e non lo faccia sentire sprovveduto nell’affrontare le intemperie del mondo.