È necessario ribadire che per fermare i cambiamenti climatici bisogna cambiare il sistema economico e produttivo. Lo stesso sistema che sta portando verso la distruzione interi territori. Oggi, in nome del profitto, imprese, lobbies e multinazionali non guardano in faccia nessuno e nel loro agire mettono in discussione la stessa prosecuzione della vita sul nostro territorio e, in generale, sull’intero pianeta.
Davanti a noi una catastrofica situazione ma anche una consapevolezza: con azione collettive e concrete, con impegno e protagonismo, un cambio di rotta è possibile.
Restare nella nostra terra, dunque, per cambiare le condizioni in cui essa versa. Dobbiamo quindi partire da qui e lottare contro tutte quelle opere quali discariche, raffinerie e trivelle che le multinazionali impongono sul nostro territorio. Continueremo su questa strada avendo sempre chiaro il nostro obiettivo: ribaltare il vigente sistema di produzione basato sul consumismo e lo sfruttamento capitalista delle risorse dei nostri territori.