Sicurezza alimentare. Il NAS di Parma ha effettuato un’ispezione igienico sanitaria presso un salumificio. Al termine del controllo, eseguito unitamente agli agenti vigilatori del consorzio del prosciutto di Parma, i militari hanno proceduto al sequestro di oltre 2.000 insaccati sotto vuoto riportanti in etichetta la dicitura “salame parma”, evocativa del “prosciutto di parma”, in violazione delle norme sulla tutela delle denominazioni dei prodotti D.O.P. e I.G.P.
Durante lo stesso controllo, inoltre, i Carabinieri hanno sequestrato anche 58.000 etichette, 1.456 cartoni espositori e 40 bobine di laminato per la produzione di vaschette, tutte riportanti la medesima indicazione vietata dalla legge.
Il legale rappresentante della ditta è stato sanzionato per un totale di 4.000 euro, mentre il valore commerciale dei prodotti sequestrati è di quasi 40.000 euro.
Il NAS di Salerno, al termine di una serie di verifiche sanitarie eseguite con l’ausilio del personale della locale ASL nei confronti di tre diverse attività commerciali, ha proceduto a:
– sequestrare amministrativamente oltre 39 tonnellate di alimenti privi di indicazioni utili alla rintracciabilità;
– sospendere un’attività commerciale a causa di gravi criticità igienico sanitarie, strutturali ed organizzative;
– contestare sanzioni amministrative pari ad euro 6.000.
I Carabinieri del NAS di Pescara, nel corso dei normali servizi per la repressione delle frodi in ambito alimentare, hanno indirizzato l’attenzione su di un capannone dai connotati apparentemente “sospetti”. Dall’interrogazione degli archivi informatici, non emergeva nessuna corrispondenza tra l’indirizzo in cui insisteva il capannone e la presenza di attività commerciali. A tal punto sono stati sufficienti pochi servizi di appiattamento all’esterno della struttura per dare la convinzione ai Carabinieri che all’interno del capannone si stessero svolgendo attività commerciali abusive. All’atto del controllo infatti i NAS si sono trovati davanti ad uno stabilimento di 1.600 mq adibito abusivamente alla produzione di additivi alimentari (fermenti lattici, lieviti, enzimi, coadiuvanti tecnologici ecc.) privo della prescritta documentazione autorizzativa e, peraltro, mantenuto in precarie condizioni igienico-sanitarie e strutturali; inoltre non erano applicate le previste procedure aziendali di rintracciabilità degli alimenti né era applicato il piano di autocontrollo aziendale basato sui sistemi H.A.C.C.P..
Il titolare del capannone è stato segnalato alla competente Autorità Amministrativa e Sanitaria e 38 tonnellate di materie prime e semilavorati alimentari sono state sottoposte a vincolo sanitario. E’ stata altresì disposta l’immediata sospensione dell’intera attività fino al completo ripristino dei necessari requisiti igienico strutturali e autorizzativi.
Al termine dell’ispezione condotta presso una gelateria, i Carabinieri del NAS di Aosta non hanno potuto far altro che procedere, unitamente al personale della locale Asl, all’immediata chiusura dell’attività. Gravi erano infatti le carenze igienico-sanitarie diffuse in tutto il locale all’interno del quale inoltre, erano conservate, per la successiva somministrazione, prodotti alimentari insudiciati ed invasi da blatte. Nella circostanza sono stati sequestrati 20 kg di mandorle sgusciate non idonee al consumo. Il titolare della gelateria è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria ed è stata elevata a suo carico una sanziona amministrativa per essere stato sorpreso a fumare all’interno del laboratorio di produzione.