Da un anno maltrattava la compagna: l’arresto dell’uomo ha posto fine ad ingiurie, vessazioni, appostamenti, minacce e violenze
Gli uomini della Squadra Mobile di Rimini hanno arrestato C.R., 29enne di origine campana, per il reato di maltrattamenti in famiglia.
Da ormai un anno, con condotte abituali e reiterate nel tempo, l’uomo maltrattava la convivente, provocandole uno stato di prostrazione, ansia e timore per la propria incolumità, determinandola a vivere in uno stato continuativo di sofferenza e prostrazione.
La donna, per paura del compagno, non lo aveva mai denunciato alle forze dell’ordine fino a quando lo scorso 11 novembre una volante della Polizia di Stato è intervenuta sul luogo di lavoro della vittima, chiamata da una collega della stessa preoccupata della presenza di C.R..
Grazie alla sensibilità e professionalità degli agenti intervenuti, la donna ha finalmente trovato il coraggio di presentare querela nei confronti dell’uomo; nell’occasione ha infatti riferito ai poliziotti che da diverso tempo subiva atteggiamenti prevaricatori e aggressivi da parte del compagno, che in varie occasioni l’aveva minacciata di morte e di sfregiarle il viso con l’acido.
La vittima ha riferito agli operatori che più volte aveva cercato di lasciarlo e di farlo andare via da casa sua, ma, temendo ritorsioni, aveva sempre ceduto alle sue richieste, fino a quel giorno, quando ha sporto denuncia nei confronti del C.R..
Da circa 2 anni la donna aveva iniziato una convivenza con l’uomo, caratterizzata sin dai primi mesi, da un’eccessiva ed immotivata gelosia, che spesso aveva portato il compagno ad insultarla e a lanciarle oggetti. L’aggressività del C.R. aveva spinto la vittima a rifugiarsi a casa dei familiari anche per tutelare la figlia di 8 anni, nonostante i litigi non avvenissero mai in presenza della minore. La situazione aveva indotto la persona offesa a chiudere la relazione con l’uomo, il quale nel gennaio 2019 aveva lasciato l’abitazione di proprietà della donna. Tuttavia i due continuavano a frequentarsi e il ventinovenne si dimostrava gentile e premuroso, tanto che nell’estate 2019 era tornato a vivere con la compagna. Con la ripresa della convivenza però sono ricominciate anche le discussioni volte a sminuire la compagna, le lamentele sul cibo preparato dalla donna e sulla pulizia della casa. Anche la gelosia dell’uomo riprendeva il sopravvento, tanto che l’uomo cercava di impedire alla compagna di recarsi a lavorare, sgonfiandole le gomme dell’auto, rompendo lo specchietto e minacciando di dire sul posto di lavoro che lei era una poco di buono, tanto è vero che la donna per timore decideva di dare le dimissioni, per poi trovare un altro lavoro.
L’uomo non era estraneo a simili condotte prevaricatorie, essendo gravato da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e la persona. Nel 2011 era stata condannato per il reato di violenza privata, lesioni volontarie, minacce ed inosservanza alle prescrizioni del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ora ex compagna per cui era stato tratto in arresto.
Una volta scoperto il nuovo luogo di lavoro il C.R. aveva continuato a vessarla, fino a quando è intervenuta la volante e la donna ha sporto querela verso l’ex compagno, che ieri è stato arrestato dagli uomini della Squadra Mobile di Rimini, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dall’Autorità Giudiziaria.