Non si può dire sia stato un girone banale. La Roma approda ai sedicesimi di finale di Europa League dopo Il pareggio per 2 a 2 contro gli austriaci del Wolfsberger. I giallorossi sono terminati secondi, alle spalle dell’Istanbul Basahsheir, che ha sorpresa ha superato in terra tedesca il Borussia per 2 a 1.
I capitolini, apparsi troppo distratti, perdono l’occasione di passare come primi del girone, evitando così le teste di serie. Il turn over permette a Florenzi di riprendersi il posto da titolare e la fascia da capitano. Con Smalling infortunato, torna Fazio in difesa accanto a Mancini, a sinistra c’è Spinazzola. In attacco dietro Dzeko c’è Mkhitaryan versione trequartista con Ünder e Perotti sulle fasce. La gara si mette subito bene per la Roma: dopo cinque minuti Dzeko si guadagna un rigore per un fallo di Kofler a Perotti l’onere di trasformarlo.
I giallorossi però si specchiano sin da subito e al 10’ subiscono il pareggio con l’autogol di Florenzi, che beffa Mirante. Mera formalità perchè la Roma torna avanti al 19’ grazie a Dzeko, che sfrutta un assist di Perotti e mette dentro a porta vuota. L’undicesimo gol nelle ultime 11 gare in Europa per il bosniaco.
La squadra di Fonseca, dopo essere passata in vantaggio, controlla il risultato senza troppi sforzi. Nella ripresa la Roma entra con la testa già al campionato e rischia di subire subito il pareggio: gli austriaci al 48’ con Weissman colpiscono un palo. Al 59’ Mirante salva con una grande parata il risultato, ma si fa male a una spalla, entra Pau Lopez e dopo pochi secondi subisce il pareggio: Fazio si fa anticipare da Wiessman che di testa mette la palla in fondo al sacco.
Fonseca prova a dare una scossa inserendo Zaniolo e Pellegrini al posto di Perotti e Under. La Roma alza il pressing e comincia ad attaccare con più convinzione. In pieno recupero Gunok compie un miracolo su Dzeko, negando vittoria e primo posto nel girone.
Claudio Andò