“Apprendiamo con favore la notizia della decisione del Comune di Montopoli di ricorrere in appello contro la recente sentenza del Giudice di Pace di San Miniato sugli home restaurant, che ha creato tanta confusione sulla stampa. Da sempre Fipe si batte per il rispetto delle regole e una sana concorrenza. Sarà interessante, a questo punto, capire come si pronuncerà la giustizia ordinaria su questa materia”.
Così il direttore di Fipe, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, Roberto Calugi, ritorna sulla questione degli home restaurant.
“A questo proposito – aggiunge il Direttore generale – ricordiamo che altri tribunali amministrativi si sono già pronunciati interpretando correttamente quanto sosteniamo, come ad esempio la sentenza 3883/2018 del Tar Campania, che sottolinea come, in assenza di normativa specifica, le attività di Home restaurant siano soggette all’ordinario quadro legislativo esistente per le attività di somministrazione. Ciò significa che chi vuole avviare un’attività di questo tipo deve presentare una Scia. Non si tratta di un capriccio né di un eccesso di burocrazia, ma di un sistema per garantire da un lato la sicurezza dei consumatori, dall’altro la libera concorrenza all’interno di un settore complesso quale è quello della ristorazione”.