In attesa della giornata globale di mobilitazione femminista dell’8 marzo, in più punti della città di Messina sono stati affissi diversi manifesti contro la violenza sulle donne e l’oppressione di genere. “Non è gelosia, è patriarcato! L(otto) marzo scendi in piazza, ‘bbannia cu mia!” è uno dei messaggi che viene espresso.
Un’azione simbolica e comunicativa che nasce dalla volontà di voler mettere sotto i riflettori dell’opinione pubblica il carattere patriarcale e sessista del sistema vigente, cosa troppo spesso sottaciuta e sottovalutata. “La scorsa settimana, nel giro di 48 ore si sono consumati 3 femminicidi in Sicilia e altri 4 sul resto del territorio italiano” scrive il collettivo Non una di meno – Messina. “FEMMINICIDI. Chiamiamoli con il loro nome. Tre donne sono state uccise per mano di uomini.
Mentre la stampa spiega il tutto come puri e semplici atti di gelosia, noi vogliamo ribadire che la violenza sulle donne, che vede nei femminicidi la punta di un iceberg molto più grande, non sono uccisioni dovute a tempeste emotive o a raptus del momento: alla base vi sta il patriarcato. Ci ribelliamo alla normalizzazione di questo male, alla violenza di genere (in tutte le sue forme) che viene trattata come qualcosa di ordinario e di cui è la donna stessa ad essere responsabile del suo verificarsi.
L’8 marzo scenderemo in piazza per affermare il diritto all’autodeterminazione, per opporci a questa interpretazione mistificata della violenza di genere e lo faremo anche per tutte quelle donne che oggi, ahinoi, più non hanno voce”.
Il 13 febbraio alle ore 18 presso La Feltrinelli Point Messina (https://www.facebook.com/events/194967925025303/) si svolgerà un’assemblea cittadina indetta dal collettivo a cui è invitata l’intera cittadinanza così da costruire insieme la giornata di mobilitazione dell’8 marzo a Messina.