Altro che modifiche, il memorandum Italia-Libia va sospeso subito. Non sussistono le condizioni per cui mantenerlo e il ritiro della delegazione di Al Serraj a Ginevra dai colloqui per la tregua promossi dalle Nazioni Unite ne è solo l’ennesima conferma.
È impossibile, nello scenario attuale, mantenere in piedi un qualsiasi accordo che metta in gioco i diritti umani delle persone: la Libia continua a essere sconvolta dal conflitto civile e se già non era in grado di garantire la tutela dei diritti inviolabili prima dello scoppio della guerra, oggi a causa della violenza generalizzata che vi imperversa lo è ancor meno. Non possiamo più essere complici: mentre il tempo passa, le persone sono maltrattate, stuprate, torturate e uccise, dichiarano Massimiliano Iervolino e Giulia Crivellini, Segretario e Tesoriera di Radicali Italiani.