RISOLVIONLINE DELLA CAMERA ARBITRALE DI MILANO

IN CASO DI ACQUISTI DI BENI O FORNITURA DI SERVIZI, SE QUALCOSA VA STORTO, LA LITE SI RISOLVE ON LINE, L’UDIENZA DIVENTA VIRTUALE. CRESCE LA SPINTA PER L’HIGH-TECH NEL LAVORO …

In tre anni nell’Unione Europea sono stati presentati oltre 130mila reclami da parte di consumatori europei verso commercianti europei. Nel 56% dei casi le dispute avvengono all’interno di uno stesso Paese e nel 44% dei casi tra parti di paesi diversi. Motivi: si litiga con compagnie aeree per il 13,54%, per abbigliamento e calzature (10,84%), per prodotti tecnologici e di comunicazione (6,73%), per prodotti elettronici (4,6%), per motivi legati a hotel e altre strutture ricettive (3.67%). Il Paese con i consumatori più agguerriti è la Germania, seguono inglesi e francesi.Nelle dispute tra consumatori e commercianti europei, l’Italia litiga di più con Germania, Regno Unito e Ungheria.

“RisolviOnline.com” è lo strumento della Camera Arbitrale di Milano, azienda interamente partecipata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, per risolvere online piccole problematiche commerciali sia per acquisti on line ma anche in caso di acquisti non on line.

Ad esempio, in caso di prenotazioni di volo annullate, disdette in albergo o annullamento di prenotazioni da parte degli stessi albergatori, ordini di fornitura ritirati, se la vacanza è stata rovinata, perché lo standard dell’hotel prenotato dall’agenzia non è conforme con quanto pattuito; in caso di reso per oggetti danneggiati, o se il prodotto acquistato on line non è in linea con quanto risultava dalla descrizione del venditore, o se i patti non vengono rispettati tra locatore e conduttore nei casi di “home sharing” e affitti brevi di alloggi per turisti.

 

In tutti quei casi in cui qualcosa possa andare storto, al punto che le parti sono sul piede di guerra e giurano di procedere per vie giudiziarie, per risparmiare tempo e soldi ( soprattutto di spese legali) è possibile ricorrere alla tecnologia, per trovare un accordo grazie alla mediazione con RisolviOnline, che permette di risolvere le liti via Internet, direttamente dal proprio pc, attraverso il sito  www.risolvionline.com.

Come funziona. Con RISOLVIONLINE si dialoga solo attraverso Internet (tramite chat o forum di discussione). Si tratta, sostanzialmente, di svolgere un incontro (virtuale) insieme alla propria controparte e ad un mediatore. Quest’ultimo tenterà di far raggiungere un accordo ai due litiganti.

In alternativa, le parti possono scegliere di affidare a un terzo neutrale il compito di studiare la documentazione prodotta dai contendenti e fornire fino a 3 proposte di soluzione basate sull’equità.

Dati: RisolviOnline quest’anno compie 18 anni e dal 2002 ha gestito 980 casi, per il 70% si tratta di controversie nazionali (entrambe le parti italiane), per il 20% delle controversie almeno una parte proviene dall’UE e nel 10% dei casi almeno una parte viene da un Paese extra UE.

Per la maggior parte si tratta di controversie C2B (consumatore vs impresa) al 99% dei casi, nell’1% B2B  impresa vs impresa).

RisolviOnline, nata nel 2001 pioneristicamente in Italia e in Europa, da una prassi americana, oggi  è uno dei soggetti attivi della piattaforma della Commissione Europea “ODR online dispute resolution” – risoluzione di controversie on line) nata nel 2016 per risolvere le controversie negli scambi tra imprese e consumatori dei paesi dell’UE. Dati della Commissione Europea, sui reclami di consumatori vs commercianti nei Paesi europei dal 2016 ad oggi. (Fonte: https://ec.europa.eu/consumers/odr/main/?event=main.statistics.show)

In tre anni nell’Unione Europea ci sono state 130.621 reclami da parte di consumatori europei verso commercianti europei.

Nel 56% dei casi le dispute avvengono all’interno di uno stesso Paese e nel 44% dei casi tra parti di paesi diversi.

Motivi del reclamo. Si litiga con compagnie aeree per il 13,54%, per abbigliamento e calzature (10,84%), per prodotti tecnologici e di comunicazione (6,73%), per prodotti elettronici (4,6%), per motivi legati a hotel e altre strutture ricettive (3.67%), arredamento (3,63%), articoli per il tempo libero (3,26%), ricambi e accessori per veicoli e altri mezzi di trasporto personale (2,65%), Servizi di telefonia mobile (2,49%), Grandi elettrodomestici (compresi aspirapolvere e microonde) (2,24%).

Paesi più litigiosi. Il Paese con i consumatori più agguerriti è la Germania con 28.887 reclami attivati da consumatori tedeschi, segue Regno Unito con 25.312 reclami e Francia con 15692 reclami di consumatori francesi. I commercianti più contestati sono la Germania è il paese a cui è pervenuto il maggior numero di reclami, tra tutti i paesi dell’Unione europea (31.959, di questi 22.149 sono di tipo domestico cioè reclami di consumatori tedeschi verso commercianti tedeschi). Sul totale dei reclami attivati nei paesi dell’Unione Europea (130.621) un terzo è rivolto ai commercianti tedeschi (31.959), al secondo posto c’è il Regno Unito con 26747 reclami verso commercianti dell’UK, al terzo posto c’è la spagna con 11512 reclami verso commercianti spagnoli.

Italia: dal 2016 ad oggi sono stati avviati 8835 reclami da parte di consumatori italiani, di cui il 50% (4753) vs commercianti italiani, la restante parte verso commercianti di altri paesi europei, in particolare i paesi verso cui i consumatori italiani agiscono di più sono la Germania (904 reclami verso commercianti tedeschi), verso commercianti del Regno Unito (580 reclami) e verso l’Ungheria (568 reclami).

“Grazie anche alle potenzialità dei siti di marketplace, – ha dichiarato Stefano Azzali, Direttore della Camera Arbitrale di Milano, azienda interamente partecipata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – aumentano le transazioni commerciali tra imprese e tra imprese e consumatori di paesi diversi. In caso di controversie, esistono strumenti come RisolviOnline della Camera Arbitrale di Milano, ideali per aiutare le parti, provenienti da tutto il mondo, sia imprenditori che consumatori, sia che l’acquisto sia on line che off line, a trovare una soluzione in tempi brevi (circa 2 mesi) e con costi ridotti (a partire da 30 euro). Il caso viene risolto senza andare in Tribunale, ma con un accordo tra le parti siglato attraverso il proprio pc”

Contatti: Servizio di mediazione on line è RISOLVIONLINE della Camera Arbitrale di Milano, azienda interamente partecipata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, tel. 02/85154522, e-mail: risolvionline@mi.camcom.it, sito www.Risolvionline.com

Maggiore spinta verso le nuove tecnologie anche da parte degli studi legali e dei professionisti. La Camera Arbitrale di Milano, azienda interamente partecipata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, organizza già da tempo udienze arbitrali e incontri di mediazione in collegamento video-telefonico .

Del resto, da un’indagine della “Queen Mary University” di Londra, sull’arbitrato internazionale, condotta su un campione di oltre 1000 tra professionisti, arbitri e legali d’impresa, emerge con forza l’esigenza di ricorrere maggiormente alle nuove tecnologie con, ad esempio, verbalizzazioni in tempo reale, archivio dati e verbali su Cloud e uso di intelligenza artificiale per analisi dati e revisione documenti.

In particolare ecco i dati: in generale per il 98% degli intervistati bisognerebbe utilizzare più spesso la tecnologia in udienza (presentazioni multimediali e verbalizzazione elettronica in tempo reale), per il 91% occorre fare ricorso al Cloud per l’archiviazione, per l’89% è necessario incrementare l’uso delle videoconferenze per le udienze, per il 78% occorre ricorrere all’intelligenza artificiale (per la revisione di documenti attraverso la tecnologia e analisi di dati).

Il campione dell’indagine. I partecipanti all’indagine ricoprono il ruolo di professionista (47%), arbitro e legale (12%), arbitro (10%) e legale interno d’azienda (10%). Provengono dall’Europa (35%), Asia (25%), America Latina (14%), Africa (10%), Medio Oriente (9%) e Nord America (8%). Lavorano principalmente nel settore Legale (46%), Costruzioni (9%), Energia (8%), Bancario (5%) e Spedizioni marittime (4%).