Il Governo farà qualcosa di concreto ora che il Presidente della Repubblica si è espresso sulla necessità di migliorare le condizioni dei detenuti e della polizia penitenziaria? Le carceri sono una bomba pronta a esplodere: da una parte il rischio della diffusione del coronavirus all’interno delle strutture, che risulterebbe ingestibile, dall’altra le tensioni che crescono a causa delle restrizioni per il contenimento del contagio.
È urgente un intervento per ridurre le presenze nelle case circondariali, cronicamente sovraffollate. Gli strumenti per farlo già ci sono: occorre creare delle task force di magistrati e di personale amministrativo per smaltire le istanze pendenti e concedere le misure alternative previste dalla legislazione vigente. Inoltre bisogna ampliare le misure contenute nel decreto ‘Cura Italia’, che interessano un numero di detenuti del tutto insufficiente rispetto all’emergenza sanitaria e di legalità cui assistiamo. Finora gli appelli della magistratura di sorveglianza e dei garanti sono rimasti inascoltati.
Sarebbe gravissimo se ciò accadesse anche con le parole del Capo dello Stato: detenuti e polizia penitenziaria devono essere tutelati, per il bene di tutti i cittadini, dichiarano Massimiliano Iervolino e Giulia Crivellini, Segretario e Tesoriera di Radicali Italiani.