I primi fatti di cronaca che si stanno verificando in Italia e che sono collegati agli effetti delle restrizioni per il contenimento del contagio da Covid 19 confermano, anche prima del previsto, le preoccupazioni delineabili in tema di sicurezza interna.
Non c’è modo di eludere questioni di una concretezza e di una semplicità estreme, la storia lo insegna: un popolo affamato, impaurito, esasperato è sempre presupposto di rivolte, assalti, problemi di ordine pubblico. Quando non è la malafede di chi vuole approfittarne, sono la disperazione e la mancanza di lucidità che stanno alla base di comportamenti antisociali. Ma, soprattutto, un popolo disperato è facile preda delle strumentalizzazioni della criminalità organizzata.
Lo afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, dopo i primi episodi di assalti, rapine e proteste registrate in diverse regioni a causa delle difficoltà economiche e sociali legate all’emergenza coronavirus. “Le forze dell’ordine – aggiunge – sono chiamate adesso a uno sforzo ulteriore per prevenire e gestire il disagio sociale, e donne e uomini della Polizia di Stato sono pronti come sempre. Ma serve uno sforzo comune: alleviare il senso di panico e sostenere i più deboli, infondere con determinazione il senso della concreta presenza dello Stato a tutti i livelli, fare appello al senso di responsabilità della gente che non deve rendersi strumento in mano ai delinquenti. Le Istituzioni devono prevenire il peggio, urgono misure economiche forti, è necessario mettere in campo tutto, fare anche l’impossibile per contenere non solo il virus, ma anche la disperazione e i disordini”.