I carabinieri della Stazione Roma Centocelle hanno multato una 60enne, perche’ sorpresa fuori dalla propria abitazione senza giustificata motivazione. I militari, in piazza dei Gerani, nel corso dei controlli finalizzati al rispetto delle prescrizioni per l’emergenza sanitaria, hanno controllato la donna che stava passeggiando con al seguito una tartaruga. Alla richiesta della certificazione, la 60enne ha spiegato di essere uscita da casa con la tartaruga per portarla a fare una passeggiata.
Giusto! Si dovrebbe pensare. Giusto multare chi non rispetta le norme. La maggior parte di noi, faticosamente, si è consegnato ad un confino che sa di libertà vigilata, ci manca la firma in questura a mo’ di ultras delle squadre di calcio. Eppure, a leggere questa e tantissime altre notizie che riguardano le motivazioni utilizzate per non stare in casa, non possiamo non pensare, più che alla multa, ad un premio.
Sì, proprio ad un premio.
C’è stato chi è uscito per andare a trovare l’amante. Chi perché non sopportava la moglie o il marito. Chi per portare a spasso il pappagallo. Chi ha messo il guinzaglio al cane e chi si sentiva cittadino del mondo. Chi ha messo la moglie nel portabagagli per andare al mare e chi si è tuffato in acqua con tutta la bici per evitare la multa. Sembra il “Ma il cielo è sempre più blu di Rino Gaetano”. Per queste persone, la multa non è giusta.
Che senso ha sanzionare chi ha avuto l’ingegno di prendere la tartaruga e metterla per strada per assicurare aria fresca alla testuggine e una lenta passeggiata a se stesso? Nessuna, il genio non può andare incontro a censure, al più va ben indirizzato, gestito, ma comunque una volta che si è espresso, va sempre premiato. Abbiamo una mappatura sufficientemente ampia per contattare queste persone e metterle a disposizione degli esperti per una più allegra pianificazione della fase 2; sarebbe un successo. Questo, però, riguarda il futuro; per il passato, non si sanzioni, ma si premi. Immaginiamo già la giuria: Lamorgese, Borrelli, Speranza e Conte tutti ad esprimersi con il favore delle tenebre. Sia premiato il migliore. Alé.
Alessandro Gallucci, legale, consulente Aduc