E’ una sorta di vendetta che il Coronavirus si prende contro chi ne contesta l’esistenza o ne sottovaluta la infettività. L’ultima è la positività al virus del presidente del Brasile, Jair Bolzonaro, che ne aveva negato l’esistenza. Oggi il Brasile è il secondo Paese al Mondo per numero di contagiati.
Anche il premier britannico, Boris Johnson, aveva sottovalutato la pericolosità del Coronavirus, contando sull’immunità di gregge. Poi ne è stato infettato.
Nel nostro Paese, il segretario del PD, Nicola Zingaretti, ne aveva minimizzato l’infettività, sostenendo che era poco più di una influenza. Anche lui ne ha subite le conseguenze.
Ovviamente, auguri di guarigione e di completo ritorno in salute per tutti.
Non sottovalutare mai gli effetti di una infezione virale. La frase che sentiamo “Il virus me lo mangio a colazione”, la possiamo archiviare nella categoria delle imbecillità, perchè il rischio zero non esiste.
Dunque, a che punto siamo?
In attesa di un farmaco ad hoc o di un vaccino, il virus continuerà a circolare. Non siamo nella fase che ha causato 35 mila morti, perché l’esperienza e le strutture sanitarie sono in grado di affrontare possibili focolai.
Il virus non è cambiato né si è attenuato, almeno fino a ora; quindi, le avvertenze rimangono le stesse, soprattutto quelle relative all’uso di mascherine e alla distanza fisica negli ambienti chiusi.
Sollecitiamo attenzione ai genitori, in vista della riapertura delle scuole per bambini, i quali sono sì a basso rischio infettivo, ma potrebbero trasmettere il virus in famiglia, soprattutto ai nonni affetti da patologie. E’ necessario ascoltare il consiglio dei medici e seguirne le prescrizioni.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc