Il titolo del Meeting di quest’anno è per il Papa «un potente richiamo a calarsi nelle profondità del cuore umano attraverso la corda dello stupore» e per il Capo dello Stato «uno stimolo per riflettere su quanto avvenuto e avviare la ricostruzione»…
Da martedì 18 agosto prende il via al Palacongressi di Rimini il Meeting 2020 Special Edition, che vuole condividere le grandi domande esistenziali emerse con nuova urgenza durante i mesi della pandemia e affrontare le questioni decisive per il futuro della vita sociale, dell’educazione, dell’economia e del welfare, dell’Europa e della democrazia.
Il Meeting, con il titolo “Privi di meraviglia, restiamo sordi al sublime”, è il primo grande evento “blended”, tutto digitale e in parte con presenza di pubblico, dopo la fase acuta della pandemia che verrà seguito da 100 piazze organizzate in Italia e tante altre in più di 25 paesi nei cinque continenti.
Anche quest’anno papa Francesco ha indirizzato al Meeting un suo messaggio a firma del Segretario di Stato cardinale Pietro Parolin sottolineando che il titolo di quest’anno «offre un contributo prezioso e originale in un momento vertiginoso della storia. Nella ricerca dei beni più che del bene, tanti avevano puntato esclusivamente sulle proprie forze, sulla capacità di produrre e guadagnare, rinunciando a quell’atteggiamento che nel bambino costituisce la stoffa dello sguardo sulla realtà: lo stupore». Aggiunge papa Francesco: «è questo stupore che mette e rimette in moto la vita, consentendole di ripartire in qualunque circostanza».
«Nei mesi scorsi abbiamo sperimentato quella dimensione dello stupore che assume la forma della compassione in presenza della sofferenza, della fragilità, della precarietà dell’esistenza. Questo nobile sentimento umano ha spinto dottori e infermieri ad affrontare la grave sfida del Coronavirus con strenua dedizione e ammirevole impegno». Per questo il titolo del Meeting «costituisce un potente richiamo a calarsi nelle profondità del cuore umano attraverso la corda dello stupore», al punto che «è accaduto qualcosa di apparentemente paradossale: invece di spegnerne la sete più profonda, il confinamento ha ridestato in alcuni la capacità di meravigliarsi di fronte a persone e fatti dati prima per scontati».
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo messaggio invita «a ripartire con maggiore qualità, con più forte coscienza di comunità, con un nuovo sviluppo che rispetti la natura e superi le discriminazioni sociali». Per il Capo dello Stato il titolo del Meeting costituisce «uno stimolo, quanto mai appropriato, per riflettere su quanto avvenuto e per avviare l’opera di ricostruzione. Questa non può attendere e ha bisogno, al tempo stesso, di profonda idealità, di ampia visione, di grande concretezza».
«Cogliere il cambiamento, di cui l’Unione europea è stata capace nella risposta alla pandemia e nel progettare la ripartenza, è oggi la premessa di un rilancio dell’Italia. Il nostro Paese ha dato prova, ancora una volta, delle sue energie morali e civili e soltanto nell’integrazione e nella solidarietà europea può costruire un domani adeguato per i suoi figli».
«Le parole del Papa e del presidente Mattarella», è il commento del presidente della Fondazione Meeting, Bernhard Scholz, «nella loro sintonia colgono il senso profondo di questa edizione speciale. Siamo grati al Papa e al Presidente per la loro lettura del titolo del Meeting, un invito a riscoprire lo stupore e la gratitudine come linfa vitale di una ricostruzione al servizio di tutti».