Il mondo dello sport perde un grande interprete del pugilato, un fuoriclasse del ring capace di scrivere la storia della disciplina con il suo esempio fatto di talento e coraggio. Si è spento a Pontedera, all’età di 81 anni, Alessandro Mazzinghi, campione del Mondo dei pesi superwelter nel 1963 e nel 1968.
Le sue imprese l’hanno consacrato tra i simboli iconici più apprezzati dell’intero movimento, espandendo la sua fama oltre l’orizzonte agonistico. Mazzinghi è stato insignito del Collare d’Oro, la massima onorificenza sportiva, nel 2019 e il suo nome è incastonato nella gloria, grazie alla mattonella della Walk of Fame al Foro Italico, che celebra, proiettandolo all’infinito, un percorso costellato di vittorie e fonte d’ispirazione per chi si avvicina al movimento.
Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, a nome della Giunta, del Consiglio Nazionale e interpretando il cordoglio dell’intero sport italiano, si è unito al dolore della famiglia e della Federazione, ricordando la figura di un protagonista indimenticabile, che ha saputo contribuire a promuovere l’immagine vincente del Paese grazie ai suoi successi.