Grazie all’inedito format, per la prima volta l’evento avrà una portata nazionale, potrà partecipare anche chi negli anni passati era geograficamente distante da Milano, rendendo questa iniziativa ancora più aperta e inclusiva. Domenica 18 ottobre perciò saremo tutti invitati a correre o camminare ovunque ci si trovi, all’esterno come in casa, da soli o in compagnia, scegliendo in totale autonomia il percorso, la distanza e l’orario.
Fondamentale sarà iscriversi per ricevere la t-shirt ufficiale, e testimoniare così il sostegno alla causa condividendo la propria partecipazione tramite i social con l’hashtag ufficiale #PPP2020, o partecipando alla maratona radiofonica di R101, radio ufficiale dell’evento, tramite messaggi sms e WhatsApp. Le iscrizioni alla PPP20 sono già aperte sul sito http://www.pittarossopinkparade.it e in tutti i punti vendita PittaRosso; gli iscritti potranno personalizzare il proprio pettorale a piacimento e riceveranno il Pink Kit con la t-shirt ufficiale (fino ad esaurimento scorte); al momento dell’iscrizione sarà possibile richiederne l’invio comodamente a casa al costo di € 20, oppure scegliere il ritiro presso il negozio PittaRosso più vicino al costo di € 15. E non è tutto: “in corsa” per una buona causa saranno anche le aziende, che avranno la possibilità di partecipare alla PittaRosso Pink Parade iscrivendo squadre aziendali formate da dipendenti, familiari o persone vicine alla propria realtà.
Il ricavato della PPP 2020 sarà devoluto a Fondazione Umberto Veronesi che da anni con il progetto Pink is Good, finanzia borse di ricerca e progetti di altissimo profilo scientifico. Tra i ricercatori sostenuti da Fondazione Umberto Veronesi, c’è la Dottoressa Alessandra Cataldo, ricercatrice presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, che ci spiega: «Per ma fare ricerca non significa solo contribuire all’ampliamento della conoscenza scientifica, ma soprattutto dare una speranza a tutti coloro che hanno bisogno di una cura per una determinata patologia». Quest’anno, proprio grazie alla borsa finanziata da PittaRosso, la dottoressa Cataldo ha potuto ad esempio proseguire il suo progetto di ricerca incentrato sulla lotta al tumore della mammella. «Continuare a donare per la ricerca scientifica significa dare un ulteriore contributo affinché noi si possa vincere questa importante battaglia». |