TECNOLOGIA E UMANIZZAZIONE NELL’ERA COVID.19: SI APRE ONLINE IL 74° CONGRESSO SIAARTI

Competenze, innovazione tecnologica, sicurezza clinica, umanizzazione delle cure e anche preparedness davanti alla sfida che si combatte oggi sulla frontiera più avanzata dell’intensità di cure: questo significa I CARE per gli anestesisti-rianimatori che, oltre a essere tra i professionisti maggiormente coinvolti nella lotta alla pandemia, intendono garantire la tenuta di un sistema sanitario così prezioso come quello italiano.

Da domani 9 ottobre, fino alla fine del mese, gli Anestesisti-Rianimatori si uniscono virtualmente a congresso: domani infatti SIAARTI inaugura on-line il 74° Congresso nazionale “I CARE2020: Tecnologia e Umanizzazione nell’era del COVID.19” (https://www.icarecongress.com/). L’evento non può che essere incentrato sull’era Covid-19 e sui cambiamenti che il virus sta imponendo a tutto il mondo, ma proporrà anche approfondimenti e discussioni con gli esperti sulle soluzioni utili a tutto un sistema sanitario che deve adeguarsi a nuovi paradigmi di cure, ricerca e management.

 

Il Congresso SIAARTI – a cui abitualmente partecipano circa 4000 professionisti – si apre al termine dell’esperienza itinerante offerta con In viaggio con I Care, il “tour” che dal 21 settembre al 4 ottobre ha visto gli Anestesisti-Rianimatori confrontarsi con la politica sanitaria di 7 Regioni, con gli altri clinici e con i cittadini.

“Dopo due settimane trascorse lungo tutta la penisola con il truck di In Viaggio con I Care, dando vita a un inedito tour che ha toccato 8 grandi ospedali e incontrato centinaia di persone, sempre rispettando le massime precauzioni”, precisa Flavia Petrini, presidente SIAARTI, “inauguriamo il nostro evento annuale in forma virtuale, ricchi di questa nuova esperienza di confronto e dialogo con gli attori di un SSN che deve però adeguarsi inevitabilmente alle diverse organizzazioni delle reti assistenziali delle Regioni”. Il viaggio di SIAARTI da Torino a Bari ha anche rafforzato la ricognizione dei dati sensibili che la Società scientifica può monitorare, confrontandosi con i sistemi di ricognizione messi in atto dalle istituzioni, come precisa la presidente Petrini: “Vero è che oggi siamo più pronti, rispetto alla primavera scorsa, ad affrontare l’aumento dei pazienti affetti da SARS-CoV-2 da assistere, ma siamo consci che la sfida della stagione autunno-inverno 2020-2021 non si giocherà solo nelle aree critiche e nelle terapie intensive. Con tutte le criticità che già da oggi presenta il SSN, la vera sfida per tutti i professionisti è rendere sostenibile l’offerta di salute, garantendo il minore rischio possibile ai pazienti. Per questo servono competenze. Per questo, lanciando proprio lo slogan I CARE, la società scientifica invita tutti a iscriversi al 74° Congresso nazionale”.

Progettato inizialmente per svolgersi a Bologna, I CARE 2020 preferisce offrire i propri contenuti in sicurezza e viene quindi prodotto in formato digitale su piattaforma online interattiva, con un agenda corposa organizzata dalla responsabile del Comitato Scientifico del Congresso, Gilda Cinnella, diluendo le sessioni nei tre fine settimana del mese corrente: 9 -11 OTTOBRE; 16 – 18 OTTOBRE; 23 – 25 OTTOBRE. In questo modo il popolo congressuale potrà ricordare anche l’Ether Day (16 ottobre), giornata celebrata in tutto il mondo per ricordare la nascita dell’anestesia il 16 ottobre 1846 (data della prima anestesia con etere, effettuata a Boston da William T.G. Morton).

I temi in programma nell’agenda congressuale sono numerosi, dall’emergenza Covid-19 alla sepsi, dalla gestione perioperatoria alle tecniche specialistiche, dalla telemedicina al rischio clinico, dalla sicurezza delle cure per i pazienti fragili al percorso nascita, dal trattamento del dolore cronico alla nutrizione artificiale, “… sempre con un’attenzione particolare al rapporto tra competenza professionale e innovazione tecnologica”, precisano Petrini e Cinnella, “perché sappiamo molto bene che non esiste qualità delle cure senza un’adeguata preparazione dell’operatore, elemento chiave di qualsiasi organizzazione di qualità”.

 

L’esperienza del tour SIAARTI in un qualche modo rifluirà nei lavori? “Sicuramente si”, dichiara la presidente, “Abbiamo vissuto con questo viaggio nel sistema sanitario nazionale un vero e proprio confronto fra pari sui sistemi regionali, osservando le differenti soluzioni territoriali adottate per superare le difficoltà nell’organizzare percorsi COVID, ma anche COVID free, soprattutto in quei territori che non avevano vissuto in modo così intenso la fase più critica della pandemia primaverile. Abbiamo registrato timori e preoccupazioni dei clinici, bisogni e dubbi nella riorganizzazione dei reparti intensivi, ma non solo. E’ emersa appieno l’importanza della nostra rete di formazione specialistica, senza la quale moltissime situazioni non sarebbero state governate, perché anche se non ancora specialisti, i nostri giovani hanno saputo (e stanno continuando) offrire un aiuto valido e competente”. Importando tutti questi contributi nel Congresso annuale, SIAARTI vuole richiamare l’attenzione anche sui temi dell’organizzazione e della gestione di una eventuale nuova fase pandemica, “tema che – sottolinea Flavia Petrini – non si esaurisce nell’allestimento di nuovi posti letto nelle terapie intensive e subintensive, ma che deve aprire un dibattito sulla necessità, una volta adeguata la rete dal punto di vista strutturale, di garantire competenze ed impegnare al meglio le risorse umane (medici e infermieri), garantendo standard adeguati e sicurezza a tutti i pazienti, dal Sud al Nord”.

 

Il Congresso Nazionale SIAARTI offrirà quotidianamente sei ore di sessioni interattive e talk show, dalle 14.00 alle 20.00, cui si potrà accedere solo previa registrazione. Nell’agenda del primo weekend congressuale si segnalano gli approfondimenti sviluppati dal “Talk Show: I modelli di risposta all’Outbreak” (venerdì 9 ottobre, ore 14.00-16.00), con analisi sul ruolo del Comitato Tecnico-Scientifico nazionale e dei modelli organizzativi regionali, ma anche la sessione dedicata alla “Magnifica incompiuta: la Legge 38/2010” (domenica 11 ottobre, ore 19.00-20.00), che affronterà ricadute positive e criticità a 10 anni dalla approvazione della Legge che ha creato le Reti di terapia del Dolore, Cure palliative e Hospice. “Il Congresso SIAARTI non è limitato alla connessione durante i tre fine settimana”, conclude la presidente SIAARTI, “terminato l’evento, tutti i contenuti saranno a disposizione dei partecipanti per un intero anno… perché I CARE è anche prendersi cura dei soci”.