SCUOLA – Nuovi turni pomeridiani e apertura alle 9 soltanto su indicazioni delle regioni e su segnalazioni dei tavoli regionali, previa comunicazione al ministero…
Ecco la nota che chiarisce i punti dell’ultimo DPCM del 18 ottobre. Anief invita i propri rappresentanti sindacali a vigilare su quanto potrebbe essere deliberato dagli enti locali in assenza di un piano sussidiario di potenziamento dei trasporti in fasce orarie diverse da quelle canoniche e nel rispetto della progettazione didattica di ogni istituto e dei diritti dei genitori lavoratori. La scuola viene prima dei trasporti.
Questa la formula presente nella nota come riportata da Orizzonte Scuola: si possono fare diversi piani di rientro e aprire le scuole non prima delle nove ma soltanto “previa comunicazione al Ministero dell’istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferite agli specifici contesti territoriali” e segnalata dai tavoli regionali
“Il Ministero ci chiede, attraverso le nostre ramificazioni territoriali – commenta Marcello Pacifico, Presidente Nazionale Anief – di far comprendere e accettare le indicazioni governative e ministeriali in considerazione del periodo difficile che stiamo vivendo. Noi ci faremo sentire ai tavoli regionali per evitare che scelte insensate penalizzino gli studenti sui tempi di apprendimento, le famiglie sul lavoro e l’autonomia degli istituti. Se vogliamo evitare la diffusione del virus dobbiamo rispettare il distanziamento sociale fuori le aule e non soltanto in classe”.