Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano e FederLab Italia (tra le principali associazioni di categoria del comparto dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatoriali privati accreditati con il SSN) hanno sottoscritto, questa mattina, al Foro Italico, un protocollo d’intesa per l’effettuazione degli esami relativi alla diagnosi dell’infezione da Covid-19.
L’accordo, siglato dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e dal Presidente di FederLab Italia, Gennaro Lamberti, prevede la possibilità – per l’intero movimento sportivo italiano – di usufruire delle strutture associate alla stessa Federlab (oltre 2mila, presenti su tutto il territorio nazionale), per eseguire test sierologici per la ricerca degli anticorpi di classe IgM e IgG contro il virus della SarsCov2 e tamponi per la ricerca diretta del virus con tecniche di biologia molecolare. Il tutto in aderenza con quanto previsto dai protocolli sanitari.
A livello operativo, Federlab si organizzerà anche attraverso un call center dedicato, in base alle necessità e a seconda dei laboratori più vicini, inviando personale specializzato direttamente nei centri sportivi o nelle sedi localmente individuate dagli sportivi, così da poter eseguire lo screening direttamente ‘a domicilio’ e in tutta sicurezza, nel pieno rispetto delle normative regionali.
“Siamo felici di questo accordo, che ci permette di mettere a disposizione del movimento sportivo la professionalità e la credibilità di FederLab per gestire – in modo celere ed efficace – i controlli legati alla diffusione del virus”, ha sottolineato il Presidente Malagò.
“Federlab diventa sempre più sentinella del contagio: si rafforza così il ruolo svolto dalla nostra associazione in ambito sanitario e nel mondo delle strutture ambulatoriali italiane” spiega Pietro Napolitano, vice presidente dell’associazione dei laboratoristi. “Grazie all’impegno dei nostri associati ed in attesa che stadi e palazzetti tornino a popolarsi, la nostra associazione è pronta a raddoppiare i propri sforzi per garantire un’opera di monitoraggio sempre più costante affinché le attività sportive possano svolgersi nella più totale sicurezza”, conclude Lamberti.