Lettera aperta all’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo: l’annus horribilis per i Festival del Cinema in Sicilia…
Egregio Assessore Manlio Messina,
la Sicilia, terra ricca di storia e tradizioni, è luogo in cui da diversi decenni nascono manifestazioni cinematografiche a carattere nazionale e internazionale: un universo vario e composito di eventi tematici e non, che spazia dall’attenzione alla fiction a quella per i documentari, dai lungometraggi ai film brevi, dando spazio alle opere prime di giovani autori e omaggiando mostri sacri del cinema.
Festival e rassegne cinematografiche garantiscono una programmazione culturale che copre tutto l’anno solare, contribuiscono a valorizzare i territori in cui si svolgono e generano un indotto turistico di indubbio valore: ogni euro pubblico destinato al comparto cinematografico, nell’indotto creato. Il Cinema non vive di assistenzialismo, ma è un investimento sicuro e fruttifero, e questo è ormai dimostrato da studi e dossier accreditati.
Far quadrare i conti è sempre complesso, ma quest’anno è impresa impossibile: quella minima stabilità economica raggiunta grazie al Bando Festival emanato dalla Regione Siciliana – a cui si aggiungevano in alcuni casi gli sponsor privati e altri contributi pubblici – è minata dalla incredibile lentezza nell’arrivo di comunicazioni e pagamenti. Ad oggi non è stato ancora ultimato il processo di verifica delle istanze di rendicontazione dell’anno 2019 e conseguentemente alcuni festival non hanno ancora avuto l’erogazione del contributo, trovandosi nel paradosso di aver svolto l’edizione 2020 del proprio evento, senza la copertura economica garantita dall’edizione precedente. Va da sé che il sistema sta per cedere e la prospettiva è che degli oltre 30 festival cinematografici che si svolgono sul territorio siciliano, almeno la metà rischiano di chiudere il prossimo anno, generando un danno economico, e ancor prima culturale, senza precedenti.
Già a partire dal mese di marzo, in pieno lockdown, il Coordinamento ha chiesto, con una nota indirizzata al Suo Assessorato, una accelerazione dei tempi per la liquidazione dei contributi 2019 e per la valutazione delle istanze 2020. In mancanza di una risposta Le abbiamo chiesto, e Lei ha gentilmente concesso, un incontro via Skype e successivamente abbiamo intrattenuto scambi telefonici ed email con gli Uffici del Servizio 10. L’unica risposta che abbiamo ricevuto è relativa al fatto che gli uffici regionali, e in particolare quelli dell’Assessorato al Turismo, sono sotto organico e i pochi dipendenti non riescono a gestire tutto in tempi brevi.
Ma è possibile accettare che un ufficio regionale formato da un dirigente, due funzionari direttivi, due istruttori direttivi e un operatore (fonte: sito istituzionale della Regione Siciliana), ad oggi non abbiano concluso l’istruttoria di sole 15 rendicontazioni che sono pervenute sui loro tavoli già a gennaio dell’anno in corso? È accettabile che solo lo scorso 8 settembre sia stata nominata, dopo numerose nostre sollecitazioni, la Commissione di Valutazione per le istanze 2020, anche queste pervenute al Servizio 10 a inizio anno?
E ancora, quali sono le strategie dell’Assessorato nel campo della promozione cinematografica per il 2021 e per gli anni a venire, considerato che siamo ormai giunti a fine anno e nulla si sa di fondi e dotazioni finanziarie relative alle prossime annualità? Negli ultimi 5 anni i festival siciliani sono cresciuti di numero e di importanza, le esigenze sono mutate: i 400 mila euro annui messi a disposizione per questo comparto risultano ormai inadeguati. La Campania, regione che per numero di abitanti e festival presenti sul territorio è assai simile alla Sicilia, stanzia un milione di euro l’anno per la promozione cinematografica. Il Suo Assessorato, dott. Messina, sta prendendo in considerazione queste necessità?
Poniamo queste domande a Lei perché riteniamo che gli uffici del Servizio 10, a questo punto, siano assolti da ogni responsabilità. La scelta è ora politica e solo politica. Quanto l’Assessorato che Lei rappresenta crede nel comparto della Promozione Cinematografica? Quanto stanno a cuore al Suo Assessorato le centinaia di persone, per lo più giovani sotto i quarant’anni, che lavorano nell’organizzazione di oltre trenta manifestazioni cinematografiche in Sicilia?
Vogliamo pensare che queste siano domande retoriche e che Lei abbia tutte le giuste intenzioni del caso, visto il suo indiscutibile impegno politico nel settore della Cultura, già consolidato da anni di esperienza. Vogliamo pensarlo, ma ci servono risposte certe e soprattutto veloci. Al contempo viene almeno triplicato vorremmo essere anche soggetti attivi, mettendo a disposizione il nostro know how, perché riteniamo che, come associazione di categoria, possiamo collaborare con la struttura politico-amministrativa specifica, in un clima di assoluta serenità e rispetto reciproco.
Per questo chiediamo un incontro urgente con il Suo Assessorato, con il Dirigente Generale dott.ssa Lucia Di Fatta e con il Dirigente del Servizio 10 Ing. Mario Lanza, al fine di definire le linee guida del prossimo Bando Promozione Festival e affrontare tutte le criticità del caso.
Crediamo che, in un anno oltremodo difficile come quello attuale, l’attenzione nel salvaguardare e tutelare i festival e le rassegne cinematografiche in Sicilia vada incrementato, al fine di tutelare un settore messo in ginocchio dalla situazione sanitaria generata dal Covid-19. La missione che festival e rassegne devono portare avanti è quella di ricondurre il Cinema nelle sale, tra il pubblico reale e garantirne la promozione; ma perché ciò accada è necessaria la continuità dei nostri eventi culturali, anche in una situazione critica e speciale come quella che stiamo vivendo, attraverso la massima collaborazione e intesa tra gli operatori del settore della promozione e le istituzioni ad essa preposte. Abbiamo dimostrato con le nostre manifestazioni di essere rispettosi delle disposizioni imposte dai vari DCPM, ci siamo adattati in tempi brevi a quanto stabilito dalle direttive della Presidenza della Regione, abbiamo investito risorse economiche e umane nella realizzazione di festival in streaming, rinunciando, in alcuni casi, al nostro pubblico dal vivo, in altri vedendolo sostanzialmente contingentato. Lo abbiamo fatto perché crediamo nel nostro lavoro, crediamo nella forza della cultura, nella vitalità del Cinema. Ma adesso non resta più molto tempo. Abbiamo bisogno che la Politica ci dia risposte certe e celeri. E queste risposte le attendono anche le migliaia di siciliani che da anni ci seguono e costituiscono una grande risorsa per la nostra regione.
Coordinamento dei Festival del Cinema in Sicilia