“Mi aspettavo la vittoria, ma non con questi numeri importanti. Ringrazio tutti quegli iscritti che hanno rinnovato la loro fiducia al nostro lavoro, svolto il più lontano possibile dalla politica e il più vicino possibile, invece, alle ‘stanze’ sia dei medici sia dei cittadini. Questo risultato poi vale doppio, perché sono accorsi più votanti delle altre volte quando non c’era il Covid. C’è stata grande partecipazione”. A parlare con l’agenzia Dire è Antonio Magi, presidente neo-rieletto dell’Ordine dei medici di Roma. La lista ‘Insieme’, da lui guidata, ha ottenuto 3.117 preferenze su 7.026 votanti, vincendo così le elezioni per il rinnovo del Consiglio direttivo dell’Omceo Roma per il prossimo quadriennio (2021-2024).
“La nostra lista rappresenta a 360 gradi tutte le categorie, nessuna esclusa- prosegue Magi- dai medici di famiglia agli specialisti ambulatoriali, dagli ospedalieri ai liberi professionisti. La vittoria di ‘Insieme’ credo sia un segnale molto forte che i medici hanno voluto dare, compattandosi contro un malessere generale. Questa è stata la loro risposta”. E a chi pensa che la lista fosse “politicizzata”, Magi replica: “Non è assolutamente così, contrariamente a quanto qualcuno voglia far credere. Le liste ‘politicizzate’ erano altre. Il punto focale, per noi, sono i medici e il loro bisogno di essere ascoltati sempre di più. A prescindere da destra o sinistra. Serve un Ordine che coinvolga attivamente tutti i medici nelle iniziative e nelle decisioni che vanno prese, specialmente in momenti di crisi come questo del Covid, perché sono proprio loro le persone in prima linea che rischiano davvero la pelle. E questo è stato sentito da tutti”.
Sul programma che Magi e il nuovo Consiglio intendono realizzare, due sono gli obiettivi principali: garantire lavoro ai giovani medici e depenalizzare l’errore medico. “Ora serve una riforma degli studi- spiega Magi alla Dire- tutti i medici devono uscire con una specializzazione e il ciclo formativo si deve concludere, basta con i ‘camici grigi’. C’è bisogno di una forte campagna di assunzione di giovani medici, perché non è più sostenibile che li formiamo e poi vanno all’estero, oppure che li sfruttiamo in modalità ‘usa e getta’ e poi li rimandiamo a casa. Questo non è possibile”.
Magi ricorda inoltre che “nei prossimi 3 anni circa il 35% dei medici italiani andrà in pensione, quindi è arrivato davvero il momento di dare un futuro ai nostri giovani medici”. Poi c’è la depenalizzazione dell’errore medico, perché “siamo rimasti solo noi, la Polonia e il Messico a mettere sullo stesso piano un errore medico e un omicidio. Per questo continueremo a batterci, lavorando insieme all’Ordine degli Avvocati, con cui abbiamo già siglato un protocollo d’intesa, contro le campagne che propongono cause temerarie che creano un danno economico al Servizio sanitario nazionale. È giusto che un cittadino venga risarcito del danno, ma senza l’incubo da parte del professionista di subire un’azione di natura penale. I medici devono poter svolgere la professione nella massima serenità, anche perché un medico sereno lavora molto meglio di un medico preoccupato”. Secondo il presidente rieletto dell’Omceo Roma, ancora, va dato spazio alle competenze: “Quando cerco medico non voglio sapere se è libero professionista o dipendente, voglio sapere se è bravo- sottolinea- Questo è un altro nodo che dobbiamo superare: il medico deve essere giudicato per quanto è ‘capace’ professionalmente, quindi è ovvio che dobbiamo dare spazio alle competenze”.
Infine un commento sull’affluenza che c’è stata alle elezioni per il rinnovo del Consiglio direttivo dell’Omceo Roma: “Molte persone che non hanno mai votato sono venute a votare- tiene a sottolineare Magi- e alla fine abbiamo avuto un’affluenza più alta delle elezioni che si sono svolte senza il Covid: nel 2017 votarono 5.900 persone, questa volta, con un’emergenza sanitaria in atto, hanno votato in oltre 7mila. Nonostante qualcuno pensava che fosse molto pericoloso svolgere queste elezioni, perché si sarebbe potuto infettare, sono venuti tanti medici a votare, dandoci fiducia e trovando una situazione di massima sicurezza. Siamo stati ‘maniacali’, forse nessun’altra elezione al mondo è stata fatta con questo estremo rigore. Voglio ricordare che sia il viceministro alla Salute Sileri, che è un medico iscritto all’Ordine di Roma, sia Bertolaso, che è stato a capo della Protezione civile, ci hanno fatto i complimenti- conclude- per come abbiamo organizzato queste elezioni nella massima sicurezza”.