Con riferimento alla predisposizione del piano per la somministrazione volontaria dei vaccini anti Covid-19, la scrivente associazione desidera richiamare l’attenzione sulla posizione dei magistrati onorari in servizio negli uffici giudiziari italiani.
Secondo quanto dichiarato agli organi di stampa dal commissario per l’emergenza in relazione alla cosiddetta “fase 2”, le prime dosi di vaccino sono già disponibili, e saranno destinate, in via prioritaria, ai lavoratori addetti ai servizi pubblici essenziali.
Come è noto, gli uffici giudiziari rientrano tra i servizi pubblici essenziali ed inoltre, per ampiezza, tipologia e natura degli affari in essi trattati, hanno visto l’accesso allo smart working quale modalità operativa del tutto residuale, ed anzi del tutto impraticabile per il personale incaricato di funzioni che richiedano un necessario contatto con il pubblico e l’utenza.
I magistrati onorari, oltre a gestire in via esclusiva gli uffici del giudice di pace, con contenzioso non telematico, gestiscono, in concreto, nei tribunali, settori quali la previdenza, l’immigrazione, la famiglia, la volontaria giurisdizione, nonché in via prevalente le attività istruttorie ecc., trovandosi quotidianamente esposti al contatto con un numero indeterminato di persone, inclusi soggetti fragili, in ambienti chiusi e nei quali è impossibile assicurare la corretta igienizzazione .
E’ altresì noto che i magistrati onorari, benché riconosciuti dalla CGUE quali dipendenti del Ministero della Giustizia (sentenza del 16.07.20, causa C-658/18), stanti i mancati adeguamenti normativi, sono privi di tutele giuslavoristiche, sia in caso di contagio che, a maggior ragione, qualora siano sottoposti ad isolamento cautelativo o quarantena.
Pur in un contesto così avverso e difficile, con straordinario impegno e senso di responsabilità, il personale di magistratura onoraria ha continuato in quest’anno di pandemia ad assicurare il funzionamento degli uffici giudiziari, che senza l’ essenziale apporto da essi fornito sarebbero rimasti inevitabilmente e totalmente paralizzati.
Ciò premesso, fermo il giusto ordine di priorità rispetto alle categorie più fragili e al personale impegnato in prima linea nella lotta alla pandemia, si chiede che nell’attuazione del piano per la
somministrazione volontaria dei vaccini, si abbia primario riguardo anche alla posizione dei magistrati onorari, in quanto addetti ad un servizio pubblico essenziale che li pone a diretto contatto con il pubblico, in assenza di qualsiasi protezione giuridica, sanitaria ed economica.
Nell’occasione AssoGOT denuncia, ancora una volta, la grave e inescusabile violazione dei diritti dei magistrati onorari da parte dello Stato italiano ed auspica che il nuovo Governo voglia inaugurare un nuovo corso, ponendo finalmente fine ad una situazione inaccettabile, che disonora tutte le istituzioni nazionali.
Il Direttivo AssoGOT