Il numero uno della FIGC ribadisce la sua posizione e l’importanza dei campionati nazionali: “Il calcio è dei tifosi, va modernizzato, ma non snaturato. E’ partecipazione e condivisione, non è un Club elitario”…
“Ribadisco il nostro no alla Superlega”, così il presidente della FIGC Gabriele Gravina da Montreaux, dove domani si celebrerà il Congresso elettivo della UEFA, commenta il progetto annunciato nella notte da parte dei 12 Club che vogliono dar vita ad un nuovo torneo internazionale, in luogo delle attuali competizioni continentali. “L’unica riforma percorribile è quella nata dalla proposta UEFA sulla Champions League, ogni tentativo di fuga in avanti è irricevibile e dannoso per il calcio europeo – ha continuato Gravina – l’adesione a questo progetto pone gli stessi Club al di fuori dal contesto riconosciuto dalla FIFA”.
Il numero uno della FIGC ribadisce anche l’importanza dei campionati nazionali: “Il patrimonio sportivo e culturale delle singole competizioni rappresenta un valore aggiunto per qualsiasi torneo internazionale, vogliamo difendere il merito sportivo e la possibilità per ogni squadra di inseguire un grande sogno, insieme ai propri sostenitori. Il calcio è dei tifosi, va modernizzato, ma non snaturato. Il calcio è partecipazione e condivisione, non è un Club elitario”.