Anima il confronto politico la proposta del segretario Pd per ulteriormente tassare i patrimoni ereditati oltre i 5 milioni di euro (1). Stroncata dal presidente Mario Draghi con una frase ad effetto (“non è il momento di prendere ma di dare”), si possono leggere ed ascoltare ovunque i partigiani del sì e del no. Sembra che il prelievo avrebbe riguardato l’1% della popolazione con un vantaggio fiscale di 2,8 miliardi da devolvere sotto varie forme a 280.000 diciottenni.
Dal punto di vista di politica economica sarebbe stato, come giustamente fatto notare dal capo del governo, un segnale negativo. Economicamente, invece, avrebbe leso in piccola parte i diritti acquisiti di poche persone. Socialmente avrebbe avuto un certo impatto, forse come quello del Reddito di cittadinanza (pur con le dovute differenze).
Se fosse stato giusto o meno, allo stato dei fatti, non ci interessa. Mentre prendiamo atto del continuo metodo utilizzato ed auspicato per far fronte ai problemi reali dovuti alla pandemia: lo Stato si fa imprenditore e tutore e poi dispensa (maggiormente alle lobby che si sono fatte meglio valere). Non si è scelto di far riferimento ai consumi e alle utenze: ridurre/eliminare le varie aliquote sì che utenti e consumatori fossero aiutati nell’abituale utilizzo di prodotti e servizi.
Non solo, ma le politiche di spreco di denaro pubblico non sembra che abbiano avuto una qualche modifica. Due soli esempi: Atac di Roma e Alitalia, due aziende cotte e decotte mantenute solo dai soldi dello Stato, e la cui reiterazione del mantenimento è oggetto anche di decisioni attuali. E quindi ad ogni neonato diamo una dote di 44mila euro di debito pubblico (2).
Sta, intanto, per diventare realtà la prossima sfornata di aiuti (“Ristori”) anche se quelli precedenti non sono stati ancora elargiti.
Questo il meccanismo grazie al quale economia e la società dovrebbero riprendersi, con tanto di “super” Mario Draghi alla guida.
Noi vediamo tanta continuità che, probabilmente, va bene a chi ha come obiettivo il ritorno alla cosiddetta normalità del pre-covid. Noi avevamo sperato di aver appreso una lezione da questa pandemia. Ma ognuno è a modo suo in questo strano Paese.
2 – Andrea Giuricin: https://twitter.com/AndreaGiuricin/status/1396024195608453121
Vincenzo Donvito, presidente Aduc