Messina – “In occasione del 204esimo anniversario della costituzione del corpo della Polizia Penitenziaria non possiamo che ringraziare le donne e gli uomini che vi fanno parte, senza dimenticare che è prioritario migliorare il lavoro e la sicurezza di questi servitori dello Stato, così come le condizioni dei detenuti.
Proprio in quest’ottica stiamo cercando di mettere in atto una serie di provvedimenti per nuove assunzioni, allo scopo di migliorare le condizioni di chi lavora all’interno delle carceri e per gli stessi detenuti.
E’, quindi, importante fare una riflessione sull’attuale situazione in cui versano le case circondariali di Messina e Barcellona Pozzo di Gotto.
Due strutture che ho più volte visitato e che presentano alcune criticità: per quanto riguarda il carcere di Gazzi, si è segnalato un sottodimensionamento di organico nel personale della Polizia Penitenziaria e in quello civile impiegato che, nonostante le difficoltà ulteriormente aggravate dalla pandemia, si adoperano ogni giorno con grande senso del dovere.
Ho anche presentato un disegno di legge, che riguarda i funzionari giuridico pedagogici (che curano la parte trattamentale della pena), che potrebbero essere inquadrati all’interno del Corpo di Polizia Penitenziaria, con un netto miglioramento nel coordinamento del loro lavoro.
Per quanto riguarda la casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, ho da poco depositato un’interrogazione al Ministro della Giustizia e al Ministro della Salute, evidenziando grossi problemi di sicurezza. Questa struttura, che nasce come Manicomio giudiziario maschile del Regno d’Italia, è stata trasformata in Ospedale Psichiatrico Giudiziario (OPG) nel 2015. E’ stata poi riconvertita nel 2018 in Casa Circondariale con annessa la sezione di Reclusione, Casa di Lavoro aperta e una grande Articolazione per la Tutela della Salute Mentale (ATSM), maschile e femminile.
l’Istituto, pur avendo cambiato fisionomia, continua ad ospitare molti soggetti con problematiche psichiatriche e, proprio la gestione dell’Articolazione per la Salute Mentale (unico reparto presente in Sicilia), costituisce la principale criticità dello stesso.
La gestione congiunta tra Amministrazione penitenziaria, ASP e Assessorato alla salute della Regione siciliana non ha dato gli effetti sperati: troppi fatti di cronaca hanno evidenziato episodi di violenza fra detenuti e aggressioni al personale che lavora al suo interno, segno evidente che non ci sono le condizioni per poter garantire le finalità riabilitative e la sicurezza ai detenuti e al personale della Polizia Penitenziaria. Bisogna emanare al più presto delle linee guida e di indirizzo nell’ambito di un quadro riorganizzativo nazionale”, dichiara in una nota la senatrice messinese Grazia D’Angelo (M5S).