Si svolgerà venerdì 25 giugno, alle ore 10.30 presso la Casa Circondariale di Viale Gazzi , la presentazione di “Liberi di essere Liberi”, un progetto nato dall’esperienza che l’Associazione D’aRteventi ha acquisito dopo anni di lavoro svolto all’interno della struttura con l’originario programma “Il Teatro per Sognare” del 2017 e finalizzato alla riabilitazione dei detenuti attraverso il linguaggio teatrale: laboratori, spettacoli e percorsi di avvicinamento ai mestieri del teatro (scenografia, sartoria, tecnica audio e luci).
Il progetto, ideato da D’aRteventi e sostenuto dall’Ateneo peloritano, da cui nasce la forte volontà di fare rete insieme alla Casa Circondariale, ha il fine di aprirsi alla comunità esterna e creare un processo di osmosi tra la comunità carceraria e la città.
All’incontro-dibattito, dopo i saluti della dott.ssa Angela Sciavicco, Direttore della Casa Circondariale di Gazzi, del Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea e della dott.ssa Maria Di Freda, Direttore della Direzione Generale alla Scala di Milano, interverranno il dott. Gianfranco De Gesu, Direttore della Direzione generale dei Detenuti e del trattamento DAP, la dott.ssa Daniela Ursino, Presidente D’aRteventi, la prof.ssa Anna Maria Citrigno, referente CNUPP, le prof.ssa Lucia Risicato, docente di Diritto penale, i detenuti della Compagnia del Teatro per sognare e alcuni studenti Unime. Il dibattito, che sarà moderato dalla giornalista Gisella Cicciò, si concluderà con l’intervento dell’attore Lino Guanciale.
Unime sarà partner di una progettualità triennale che mira a divulgare la conoscenza del mondo carcerario all’esterno, condividendo il cammino culturale intrapreso da D’aRteventi con il coinvolgimento di docenti e studenti.
Il Progetto che era rivolto inizialmente ai detenuti, oggi è diventata un’attività che ricade non solo su tutto il personale dell’Istituto coinvolto ma anche su tante giovani realtà: sono, infatti, numerosi gli istituti scolastici che hanno partecipato alle attività.
“ Liberi di essere liberi” tiene a potenziare sempre di più una, già da tempo avviata, collaborazione con le Istituzioni (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Giustizia, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria, Forze Armate, Università degli Studi di Messina) e un continuo dialogo con il Teatro Piccolo di Milano e con il Teatro alla Scala, come massimi rappresentanti di settore.
Per rappresentare e tratteggiare il pensiero che anima il Progetto è stata affidata al fumettista e illustratore Lelio Bonaccorso la realizzazione della locandina.