E’ stato definito “l’ultimo mito dello Stretto” e conoscendo la sua arte, il suo temperamento, le sue opere, se ne comprendono i motivi.
Fabio Pilato, Maestro del ferro, ormai lo conoscono davvero in tanti, lui che reagisce ad una brutta malattia iniziando a scolpire i pesci dello stretto, in ferro, per renderli immortali.
Lui è la personificazione del “volere è potere”: ha voluto, ha fatto, ha vinto la sua vita sul campo di battaglia della malattia ed è qui che, ancora una volta, lotta per un sogno il MudeMa, il Museo del Mare, per dare una casa alle sue sculture.
Un posto che possa garantire ai pesci immortali le giuste cure, le giuste attenzioni perché lui li realizza, li “cresce” come fossero davvero dei figli e vuole esser certo che, quando non ci sarà più, qualun altro potrà occuparsi di loro.
E sarebbe semplice vendere un’opera e con il ricavato realizzare il Museo, più volte è stato avvicinato per questo, ma la sua convinzione è ferma: i pesci non si separano, non si vendono, i pesci sono di tutti.
Sarebbe anche semplice donarli a qualche Ente pubblico ma non si fida, non vuole correre il rischio che possano finire abbandonati da qualche parte; troppo spesso si trascura l’arte, ha paura che finiscano “maltrattati”, non curati, che possano perdersi nel tempo nel disinteresse della politica, come tante volte accaduto per altre opere.
L’unica soluzione è realizzare un Museo al quale donare tutte le sculture e farlo gestire da una persona di fiducia che, dopo di lui, avrà il compito di curare i pesci immortali, come una missione di vita, così come il desiderio del loro creatore.
Cos’è il Museo del Mare secondo la visione di Fabio Pilato? Un luogo di incontro, conoscenza e meraviglia e le sue Opere sono soltanto una parte del sogno che l’Artista ha in mente per la sua città.
Immagina ambienti accoglienti e spaziosi così da contenere diverse sezioni: dalla storia del Mare dello Stretto ad un percorso guidato in mezzo ai pesci ancora “in vita” che illustri le peculiarità di ogni specie raffigurata grazie all’aiuto di un biologo, fino alla sezione artistica degli “esseri divenuti immortali” grazie alla scultura del Maestro.
In una sezione la dimostrazione di cosa è l’arte fabbrile, un laboratorio continuo, dal vivo, dove il Maestro ed altri artisti del ferro, che lo vorranno affiancare, si lavorerà la materia ostile insieme ai visitatori.
Infine la sezione espositiva: ambienti oscuri, dai bagliori azzurri delle profondità marine, ospiteranno le sculture del Maestro, in sequenza, immersi nel silenzio profondo rotto solo da un sordo suono di acqua.
Ad affiancare le meraviglie di Pilato, saranno ospitate in esposizioni temporanee opere provenienti da tutto il mondo dell’arte (non solo del ferro) che riguardano i pesci e il mondo degli abissi.
Come in ogni museo, sarà presente una boutique al termine del percorso dove saranno venduti gadget realizzati da Fabio Pilato e i suoi amici artisti, il cui ricavato sarà impiegato per sostenere le spese del museo stesso e di chi vi lavorerà, unitamente ad un modesto biglietto di ingresso, oltre alle donazioni spontanee. In ultimo, una residenza d’artista che accoglierà chi, di volta in volta, vorrà contribuire alla realizzazione dell’ultima opera del Maestro.
Per realizzare il “sogno”, è stata avviata una campagna di crowdfunding, per sostenere il progetto cliccate sul link
e diventerete anche voi parte integrante di un grande sogno chiamato MudeMa.
Venerdì 30 Luglio alle ore 18.30 il Maestro Fabio Pilato sarà presente alla “Feltrinelli Point” per incontrare i sostenitori del MudeMa e parlare insieme di arte, scultura e sogni.