Roma – Quella sul cambiamento climatico è la più grande sfida di sempre, e l’Italia può veramente guidare la transizione. Lo ha ricordato bene, anche oggi, l’economista Jeremy Rifkin.
Transizione ecologica e digitale vanno di pari passo e rappresentano il presente e il futuro, non solo del nostro Paese. Oggi, più che mai, non possiamo che metterci tutto l’impegno per fare quelle scelte che rimarranno nella storia del mondo.
C’è un doppio livello di interventi che si rendono necessari e urgenti. Ma purtroppo sono ancora pochi a rendersi conto dell’effettiva portata di tutto questo.
Il primo livello d’intervento è quello globale, di cui stanno discutendo proprio in queste ore al G20. Un piano d’azione comune non è più procrastinabile, e deve riuscire a dare anche risposte concrete a quei Paesi, ed a quelle economie emergenti, che oggi non hanno gli stessi strumenti nostri. In questa sfida, come ci sta dimostrando anche quella sul piano vaccinale, agire senza tenere in considerazione la dimensione internazionale vorrebbe dire vanificare ogni sforzo. Non possiamo certo obbligare nessuno, ma raggiungere un’intesa è estremamente importante.
Il secondo livello è quello nazionale. Fondamentale per la ripartenza del nostro Paese e per il ruolo di guida che può, e deve, ritagliarsi.
Abbiamo una responsabilità enorme, come rappresentanti delle Istituzioni e come cittadini. È il nostro Sistema Paese che, in una fase storica in cui abbiamo l’opportunità di fare ciò che è sempre stato considerato impossibile, si gioca veramente tutto, in termini di credibilità, di prospettiva, di fiducia.
Abbiamo risorse, e strumenti, per cambiare definitivamente il volto del nostro Paese, rendendolo più moderno, sostenibile, digitale. Valorizzando ciò che abbiamo, rigenerando i nostri territori e le nostre Città.
Se vinceremo questa sfida traineremo, con noi, l’Europa e il resto del mondo. Se non ci riusciremo perderemo un’occasione irripetibile.
Così il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.