Le dichiarazioni del presidente Joe Biden dopo la sua visita di venerdì a Papa Francesco hanno suscitato reazioni, soprattutto negli Stati Uniti. Il presidente Biden subito dopo il colloquio, ha detto che il Papa è stato contento di incontrarlo e che soprattutto lo ha definito un “buon cattolico”. Ecco questa espressione ha provocato una articolata critica di Mario Giordano, che ha inviato una “cartolina” al presidente americano. “Mi ha colpito perché prima di tutto è difficile che un ‘bravo cattolico’ si senta davvero un ‘bravo cattolico’: è più facile che si senta in colpa, bisognoso di perdono, troppo lontano dall’esempio di Gesù per sentire a posto la sua coscienza”. (Mario Giordano, Caro Biden, l’Eucarestia merita più rispetto, 1.11.21, La Verità)
È interessante la riflessione di Giordano, perché subito fa riferimento alla Parabola del fariseo e del pubblicano (Luca, 18, 9-14). Il fariseo che si sente il migliore di tutti, mentre il pubblicano che chiede a Dio pietà per i suoi peccati. “Ebbene è meglio essere quest’ultimo. Chi si esalta sarà umiliato, chi si umilia sarà esaltato”. Questo è un insegnamento che la Chiesa ha sempre fatto.
Tuttavia, anche chi non ha mai letto il Vangelo, di fronte alle affermazioni di Biden si mette a ridere. “E’ come se uno andasse a trovare Einstein e poi uscendo dicesse: ‘E’ contento di me perché io sono un genio della fisica’. Oppure come se uno andasse a trovare Pelè e dicesse: ‘E’ contento di me perché sono un fenomeno di centravanti’”.
Comunque sia Biden, visto che gode del consenso del mainstream mondiale, forse meno nel suo Paese, viene preso sul serio. Viene considerato come un salvatore del mondo, dal momento che è riuscito a sconfiggere il diavolo Donald Trump. Pertanto, viene ritenuto un buon presidente e un “bravo cattolico”, nonostante sia favorevole all’aborto fino al nono mese.
Un’altra dichiarazione fatta da Biden dopo il colloquio col Papa, che ha creato tanto chiasso, soprattutto nelle frange tradizionaliste, è questa: “Il Papa ha detto che è felice che io possa ricevere la comunione”. Ecco per certi versi possiamo essere felici per lui. Soltanto che non riusciamo a capire come un “bravo cattolico” possa appoggiare le leggi sull’aborto. Avremmo gradito che ne parlasse col Papa di queste sue scelte. Certo sono contraddizioni colossali. “Quello che proprio non riusciamo a sopportare, invece, è che lei usi la comunione come arma diplomatica (la “diplomazia dell’ostia”), trasformando un sacramento in un’operazione di propaganda”.
Certamente le dichiarazioni di Biden, presidente abortista convinto, hanno acceso polemiche e reazioni, in particolare negli Usa. Peraltro possono sembrare, “Una mossa chiaramente politica per recuperare il consenso di parte di quell’elettorato cattolico deluso ma forse, ancora di più, un tentativo di condizionare la decisione dei vescovi americani, a larga maggioranza conservatori, che tra qualche giorno discuteranno a Baltimora un documento con il quale si escluderebbero dalla comunione i politici cattolici favorevoli all’aborto legale, in particolare proprio Biden e la speaker della Camera Nancy Pelosi”.(F. Marchese Ragona, Biden dal Papa glissa sull’aborto “continuo a fare la comunione, 30.10.21) Per quanto mi riguarda mi basta il Magistero dei Papi, compreso quello di Papa Francesco, che hanno sempre considerato l’aborto un omicidio. In riguardo all’attuale Papa apprendo di una lodevole iniziativa sul sito “Acistampa.com”, poi ripreso da alleanzacattolica.org, (“Le campane della vita” contro la piaga dell’aborto) Papa Francesco ha fatto un nuovo appello proprio il 26 ottobre, qualche giorno prima dell’incontro con Biden. Cito una sintesi dell’iniziativa da webinfo@adnkronos.com (Web Info) del 27.10.21: “Nuovo appello del Papa alla difesa della vita “dal concepimento alla morte naturale”. Nel corso del saluto ai fedeli polacchi, all’udienza generale, Bergoglio spiega: “Su richiesta della fondazione polacca ‘Sì alla vita’, oggi ho benedetto le campane che portano il nome: ‘La voce dei non nati’“.
“Sono destinate all’Ecuador e all’Ucraina. Per queste nazioni – osserva Francesco – e per tutti siano segno di impegno in favore della difesa della vita umana dal concepimento fino alla morte naturale. Che il loro suono annunci al mondo il ‘Vangelo della vita’, desti le coscienze degli uomini e il ricordo dei non nati. Affido alla vostra preghiera ogni bambino concepito, la cui vita è sacra e inviolabile”.
Pertanto, e chiudo, ogni cattolico, ogni credente, ogni persona di buona volontà deve adoperarsi affinché prevalga sempre la vita e non la morte.
DOMENICO BONVEGNA
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